Milano, il card. Martini su tecnologia e profitto

Milano, il card. Martini su tecnologia e profitto L'arcivescovo incontra gli operai della Pirelli Milano, il card. Martini su tecnologia e profitto «L'innovazione non deve calpestare la dignità umana» «Non si può sacrificare una classe per il bene delle altre» MILANO — -Non accettiamo che la logica esasperata del profitto domini il ciclo della trasformatone tecnologica in corso, che condizioni negativamente i rapporti sociali, cìie calpesti la dignità umana. Non c'è classe che deve essere sacrificata per il bene delle altre; è un ragionamento che sa di diabolico e che noi respingiamo: In piedi, sotto un grande striscione rosso con la scritta «Consigli di fabbrica Pirelli-Bicocca», attorniato da uno sparuto manipolo di parroci, l'arcivescpvo di Milano Carlo Maria Martini si rivolge a 4000 operai e impiegati di questo stabilimento della periferia milanese, roccaforte del movimento operaio italiano. L'arcivescovo non sembra cercare il consenso del presenti, non sembra voler convertire quanti poco prima si sono dichiarati dinanzi a lui •comunisti e atei*. Parla con voce plana, esprime concetti già noti e per i quali è stato più volte contestato (•frainteso e ridicolizzato*, ha detto): no al profitto indiscriminato, fine a se stesso, no alla disoccupazione selvaggia, no all'emarginazlone, alla rabbia compressa, si al primato dell'uomo, alla fiducia, alla tensione morale che deve rigenerare l'umanità ormai sulla via dell'autodistruzione. Ma i quattromila che si accalcano nell'ampia sala mensa dello stabilimento pendono dalle sue labbra; l'arcivescovo, vero pastore di anime, ha compreso perfettamente il loro stato d'animo, ne ha interpretato i sentimenti, ha inteso al volo la disperazione e la rabbia. La sua visita pastorale nella fortezza operala non conosce ostacoli. Bicocca, stabilimento con grandi tradizioni di lotta, dalla Resistenza partigiana alle conquiste degli Anni Sessanta, sino al fermenti degli anni della contestazione, alla creazione doi primi Cub, Comitati unitari di base, alle grosse conquiste sociali: isole di lavoro, metodi di produzione più umani. Qui il movimento operaio e sindacale ha vinto grandi battaglie, ha conosciuto momenti di gloria, ma oggi subisce una dura sconfitta. La Pirelli ha deciso di chiudere gli impianti che producono pneumatici, di trasferirli a Torino e in un nuovo stabilimento nell'hinterland. Sono duemila e quattrocento posti di lavoro che saltano, anche se il boccone amaro è stemperato da prepensiona- menti e promesse di assunzioni in enti pubblici. L'accordo con i sindacati é stato firmato dieci giorni fa e l'amarezza di questa débàcle traspare nelle domande che i delegati sindacali e gli operai pongono all'arcivescovo. Non ci sono più le certezze sessantottine nei loro discorsi, gli slogan sulla lotta di classe o sul primato della classe operaia; soltanto incertezze, timore per il domani, E l'arcivescovo, novello Daniele nella fossa dei leoni, esce bene da questo incontro. A chi ha chiesto spiegazioni, conforto, risponde: .Già la Chiesa ha sottolineato l'iniquità dell'attuale situazione, occorre rispettare la dignità dell'uomo e il suo diritto al lavoro. Siamo con voi, non vi abbandoniamo in questo momento difficile*. E poi la parabola del figllol prodigo, del pentito che va riaccolto nel gregge, un accenno a quanti stanno peggio degli operai, agli stranieri in cerca di un lavoro sottopagato. Al termine tanti applausi, poi la consegna da parte del consiglio di'fabbrica di una targa d'argento che riporta le affermazioni dell'arcivescovo: «La centralità dell'uomo, la sua dignità, l'uguaglianza tra le persone*. Infine il commiato, tra applausi, molti baci all'anello e ringraziamenti. Fuori piove, accenna pure a grandinare, la macchina blu con targa vaticana si allontana lentamente tra i viali dello stabilimento, mentre tra i presenti si diffonde la notizia che Ezio Tarantelli è stato assassinato a Roma. Gianfranco Modolo

Persone citate: Bicocca, Carlo Maria Martini, Ezio Tarantelli, Gianfranco Modolo, Milano Carlo

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino