Oliva fa ancora paura?

Oliva fa ancora paura? PUGILATO Il napoletano mette in palio l'europeo contro Scapecchi Oliva fa ancora paura? Questa sera a Nocera Inferiore - Lo sfidante (toscano, 27 anni) dice di non temere il campione dei superleggeri - Ma Patrizio sembra tranquillo e pensa sempre al mondiale dal nostro inviato NOCERA INFERIORE — •Sono qui per vincere, ansi, devo vincere. Voglio questo titolo europeo per sbatterlo in faccia ai miei concittadini che cosi poco mi hanno aiutato finora: Cosi dice Alessandro Scapecchi, grossetano, campione d'Italia dei' superleggeri, professore in un istituto professionale e allo stesso tempo proprietario di un avviato snack-bar, alla vigilia della sfida europea con l'imbattuto Patrizio Oliva, in programma questa sera sul ring del teatro-tenda di Nocera Inferiore. Il toscano, 27 anni, 24 ' incontri vinti, due pareggiati e due persi, forse parla anche per farsi coraggio; ma, solleticato da un istruttore ancor meno diplomatico di lui — l'ex-pugile Marcello Santucci — aggiunge anche altre cose: • Voglio vincere per togliermi una grossa soddisfazione, ma avelie in caso di successo a prendere il posto di Oliva nella rincorsa al titolo mondiale non ci penso proprio. Io i sogni li faccio solo di notte, di giorno penso a cose reali che possono veramente accadere, come una vittoria su Patrizio, appunto». Nel clan di Scapecchi si fa notare con una punta di malizia che si, Oliva è bravo ma sul ring gli arbitri gli permettono troppo ostruzionismo e che quindi se l'arbitro Della Michelina sarà severo secondo la sua fama, il napoletano potrebbe trovarsi più in difficoltà di quanto crede. E aggiungono: 'In fondo Oliva è campione d'Europa, ma di avversari veramente pericolosi ne Ita incontrati piuttosto pochi. Perché dunque temerlo più di quanto meriti?-. Oliva non risponde nemmeno a queste interessate osservazioni. Il napoletano si è preparato bene a Bogllasco, la mano destra non gli ha più dato problemi, è psicologicamente tranquillo come da | tempo non lo era più, forse perché sembra che stia maturando un significativo mutamento nella sua vita sentimentale, cioè — ma sono soltanto voci — un riavvicinamento alla sua vera famiglia. Patrizio si limita a dire: •/■ campione d'Europa sono io, o sbaglio? Cosa conta parlare tanto?-. Rocco Agostino, il suo manager, è invece Un po' più pepato nella risposta: 'Patrizio — dice — è imbattuto dopo 38 combattimenti avendo incontrato tra sfidanti ufficiali e difese volontarie quanto di meglio passava il mercato. Scapecchi vale- né piti né meno quanto i vari Gomez Fouz, Guinaldo eccetera che Oliva ha regolarmente battuto. Ho accettato il toscano come avversario perché Oliva fa di mestiere il pugile e ha diritto di combattere e di guadagnare; ma sul risultato non penso die ci possano essere grossi problemi. E' una normale operazione di lavoro. Per quanto riguarda il futuro, confermo che per Oliva c'è sempre la caccia al titolo mondiale e penso die con Sabbatinl ci metteremo presto d'accordo sulla • strada giusta da battere». Il futuro, insomma, è ancora in discussione ed il presente non preoccupa molto. Tanto più che le maliziose osservazioni che vengono dal clan di Scapecchi circa il record senza acuti del campione d'Europa, si possono facilmente ritorcere contro lo stesso pugile grossetano. Nella carriera del campione italiano, a parte Sotgia che lo mise k.o. con un colpo fortu¬ noso alla prima ripresa, gli avversari di prestigio sono ben pochi. Divenne cintura tricolore dei pesi leggeri contro un Cusma non allenato, poi, passando di categoria, conquistò l'anno scorso il titolo nazionale dei superleggeri davanti al logoro Olmenez, difendendolo poi con un altro avversarlo maturo per la pensione, Martinese. L'avventura di Scapecchi a livello europeo ci ricorda molto, insomma, quella di un altro toscano, egli pure amministrato da Sconcerti. Bruno Simili venne scelto egli pure per una difesa volontaria di fronte ad Oliva, ma solo a livello di titolo italiano. Il livornese era Imbattuto, era un pugile dalla boxe elegante, buon incontrista e buon tecnico come lo è appunto Scapecchi. Nel febbraio 1982, a Napoli, Bruno Simili fini k.o. in otto riprese. Gianni Pianata Patrìzio Oliva sembra non temere l'impegno con Scapecchi

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