L'inviato di Gorbaciov elogia la «nuova società» ungherese

L'inviato di Gorbaciov elogia la «nuova società» ungherese Dal Congresso del partito a Budapest indicazioni di svolta economica al Cremlino L'inviato di Gorbaciov elogia la «nuova società» ungherese Il membro del Politbjuro Romanov: «Siamo pronti ad accrescere i rapporti d'affari con l'Occidente, ma non a tollerare pressioni» - Riaffermata l'esigenza di un salto tecnologico NOSTRO SERVIZIO BUDAPEST — L'Unione Sovietica ha ieri dato la sua approvazione alla linea di riforme economiche in senso liberale dell'Ungheria, pur ammonendo che l'Occidente non deve avere alcuna influenza politica nell'Europa Orientale. Lo ha detto attraverso Grigorl Romanov. membro del Politbjuro di Mosca e già candidato alla leadership del Cremlino, che è Intervenuto ieri al Congresso del partito operalo socialista ungherese a Budapest, la prima, grande occasione d'incontro per il blocco sovietico dopo l'ascesa al potere di Mikhail Gorbaciov. I rappresentanti dell'Un¬ gheria e degli altri Paesi dell'Est europeo avviati sulla strada delle riforme ' hanno ascoltato con grande attenzione questo primo messaggio, questo primo giudizio che è venuto dalla nuova leadership sovietica- E' stato un discorso in un certo senso sibillino, che ha dato l'impressione di voler stabilire dei limiti alle riforme e al cambiamento nell'Europa dell'Est senza "fcero definire quei limiti: un discorso che, come ha detto un commentatore ungherese, ha dimostrato come -la posinone della dirigenza di Mosca sia ancora in evoluzione. Ma preferiamo questo alla paralisi totale*. Romanov ha sottolineato che il modo migliore per ser vire gli interessi nazionali dei Paesi dell'Europa Orientale è la cooperazione con il Patto di Varsavia. Ma ha anche detto — e questa è la frase chiave —: .Storno irtoHre favorevoli ad accrescere i rapporti d'affari con i Paesi capitalisti. Non permetteremo però che le forze imperialiste usino questo settore come un mezzo per interferire negli affari interni, o per esercitare pressioni-. Dunque, Mosca è per forti legami commerciali piuttosto che politici con l'Ovest. Chiaramente, il Cremlino vuole evitare di creare una situazione per la quale la Nato possa nuovamente imporre sanzioni economiche, come fece contro la Polonia, e danneggiare un sistema comunista. Ma Romanov ha dato anche l'impressione di ammettere che Mosca non è in grado di imporre un cambiamento di corso in Ungheria o in altri Paesi «riformisti». Anzi: .Tutti riconosciamo quanto importante e preziosa sia la cooperazione nella comunità socialista quando non ri sia spazio per la dominazione, la subordinazione, la costrizione, l'automatica imposizione dellidentità dell'uno sull'altro-. Le riforme ungheresi, ha ricordato Romanov, con una certa delicatezza, al 935 delegati presenti, non sarebbe stata possibile senza l'aiuto sovietico. Negli ultimi quarantanni, ha aggiunto. l'Ungheria ha costruito una • nuova società- per la quale Mosca esprime -profondo interessamento-, e lo ha fatto • tn stretta unità- con la comunità socialista. L'Urss. di fatto, sostiene la linea ungherese fornendo a Budapest petrolio a basso prezzo, e pagandole tn valuta pregiata le esportazioni alimentari. 1 pianificatori magiari sanno persino troppo bene che una minima alterazione nell'Interscambio con l'Unione So-, vieiica, o un'impennata dei tassi d'interesse occidentali, potrebbe bloccare le riforme in qualsiasi momento. Uno dopo l'altro, a partire da Romanov (che ha parlato, per l'Urss, della necessità di modernizzazione dei meccanismi economici e di premiare la professionalità), gli oratori hanno esposto ieri la necessità di lavorare e produrre di più-e a livelli qualitativi superiori, e la determinazione di creare e mantenere 1 mercati per l'esportazione a Ovest come a Est. Della delegazione sovietica fa parte il primo segretario del Comitato Centrale incaricato dei rapporti con i partiti comunisti al potere. Konstantin Rusakov. 11 quale, in¬ sieme con l'ambasciatore sovietico in Ungheria, al Congresso ha rassicurato 1 delegati comunisti che non ci saranno significativi cambiamenti nei rapporti interni al blocco orientale. In privato, un delegato magiaro ha cosi riassunto il nuovo approccio del Cremlino al suoi alleati: «CI sarà apertura verso i problemi economici, e ci sarà una cooperazione più realistica, per esemplo sull'elettronica e sulle innovazioni tecnologiche. Sembra davvero una leadership molto pragmatica, non oppressa dal dogmatismo-, Roger Boyes Copyright «Time Ne«!,papciv> e per l'Italia la Slampa')

Persone citate: Gorbaciov, Konstantin Rusakov, Mikhail Gorbaciov, Roger Boyes, Romanov