Platini sa come battere il Bordeaux di Gian Paolo Ormezzano

Platini sa come battere il Bordeaux Interviste e battute alla consegna degli «Oscar» dello sport a Sanremo Platini sa come battere il Bordeaux «Gioca bene ma può patire il contropiede» - Premiati anche Evelyn Ashford, Ulrike Meyfarth, Moser, Cova e Moses DAL NOSTRO INVIATO SANREMO — Sei personaggi che producono un fatturato annuo di almeno 30 miliardi hanno ricevuto ieri sera l'-Oscar mondiale dello sport; trofeo inventato da Giorgio Galeffi. bene sponsorizzato, 300 milioni di spese tra ingaggi, premi, scenografie. Ha presentato Pippo Baudo, c'erano tre reti televisive. Trattasi di un ennesimo miracolo italiano nello sport. Sono stati fatti venire dagli Usa il 're' degli ostacoli Edtvln Moses, Evelyn Ashford e Carol Lewis, quest'ultima in rappresentanza del fratello, l'immenso Cari. Si è anche atteso a lungo McEnroe, ma il capriccioso tennista non è arrivato. Dalla Germania è arrivata Ulrike Meyfarth. Poi c'erano Alberto Cova, Francesco Moser e Michel Platini. Dei dieci -Oscar-, decisi da giornalisti di ottanta testate (52 le italiane), mancavano ufficialmente soltanto Michael Gross, Niki Lauda — presente con un videoclip — e appunto Cari. Lewis; cw ìm avuto più voti di tutti, però la cosa non è ufficiale, la classifica non c'è, dieci «Oscar» e basta (l'anno prossimo forse venti atleti con la nomination, e scelta finale dei dieci in diretta, sempre nella Sanremo ospitalissima). Imponente il contorno di vecchie glorie italiche: Adorni, Bartali, Benvenuti, Berruti, Giordani, Manglarotti, Marzoratl, Masala, Munati, Peni, Rivera, Zoff, Mancinelli, Lot, Agostini, Pamich e Arcarl... I vecchi campioni sono mollo a disagio con questi nuovi: li scrutano, quasi li annusano, sicuramente li invidiano. C'è un fruscio di denaro che pochi dei vecchi hanno conosciuto. Per i giornalisti una pacchia, con soltanto il rischio dell'ovvio. Facile intervistare, come sparare al fagiani in riserva. Platini sul Bordeaux, per esemplo: «Oioca bene, s'Innamora del gioco, e questo potrebbe essere un suo handicap, contro una Juventus che ama 11 contropiede. In Coppa noi rendiamo molto perché le avversarle sono di rango, cercano 11 buon football, ci lasciano spazi. Però il Bordeaux è forte in assoluto, non solo per autoconvlnzlone: e ha giocatori grandi». Per esempio Moser su Saronni: «Ha vinto in Sicilia, lo tornerò al Sud mercoledì per 11 Oiro dell'Etna, ha vinto Beppe e ne sono contento, per lui e per 11 ciclismo. E' ora che vinca anch'io qualcosa: però ho un programma chiaro, punto alla Parlgi-Roubalx, temo Kelly su tutti». La Ashford, la più veloce donna del mondo, incinta di sei mesi, si è promessa di nuovo in gara ad ottobre: «La gravidanza mi farà del bene alle gambe, avevano bisogno di riposo. E intanto mi fa felice nella testa e nel cuore, si capisce». Carol Lewis, la sorella di Cari, ha invece gestito la telefonata a Houston con il grande fratello, che si è detto «Sorry» per non aver trovato posto, nel suol impegni, anche per Sanremo. Bella gente, bella festa, serata ad inviti, le damasse di Sanremo, le stanziali, le «residents» a contatto con questa fiera del muscolo intelligente. La Meyfarth scambiata per una delle indossatrici di Armant: ma è molto più bella ed elegante di loro, questa tedesca anti-Slmeont. E poi Moses, coccolalissimo di domande chete, adclocché accettasse quella dura sull'avventura con la poliziotta di Los Angeles travestita da prostituta: «Affare chiuso, troppe versioni di fr.ntasia, non voglio parlarne». Messo vicino a Moser: a parte il cognome slmile, gli dice qualcosa questo Moser? «Mal sentito nominare prima». E dice qualcosa Moses a Moser? «Sentitissimo, so che è un grande campione». Cosi Francesco. Moser ha fatto il record dell'ora... «Adesso ricordo, ne ho sentito parlare» Moser ha quasi 34 anni e corre, corre. «Io ne ho 29. corro ancora, non sono preparato ad essere battuto». Moses ha vinto 109 gare di seguito, sempre sui 400 ostacoli, e 94 erano finali. «Prima avevo vinto appena otto altre volte». Fino al 1977, da che ha cominciato ad essere dio degli ostacoli, ha perso soltanto quattro gare: «Tre di quelli che mi hanno battuto si sono ritirati, resta solo Schmid». Sa chi è Cova? E Mennea? «SI». Cova era in un'altra sala, rievocava con Berrutl, si toccava il polpaccio: «Una contrattura capita in tempo, per fortuna». Gian Paolo Ormezzano

Luoghi citati: Germania, Houston, Los Angeles, Sanremo, Sicilia, Usa