Gregoretti prepara allo Stabile un teatro di magia e di cinema

Gregoretti prepara allo Stabile un teatro Hi marna e di cinema Fra i programmi del neo direttore, portare «Orgia» a New York Gregoretti prepara allo Stabile un teatro Hi marna e di cinema TORINO — Il nuovo direttore dello Stabile torinese, Ugo Oregorettl, è visibilmente preoccupato: 'La situazione è drammatica: il debito dell'ente, assai pesante, va assolutamente ripianato: e questo non può che toccare al Comune e alla Regione, giacché lo Stato ci elargirà i suoi finanziamenti, ma sulla nostra produzione futura. Il presidente Mondino si sta adoperando al massimo delle energie: ma la situazione preelettorale forse complica le cose, invece che facilitarle'. In questo frangente cosa può dirci dei suoi due primi mesi allo Stabile? •Prima di tutto, vi ho trovato uno staff che mi ha accolto con estre-, ma disponibilità, cortesia, voglia di far bene e presto. E proprio per questo mi sono subito messo a pensare al programma. Intanto c'è da far circolare i due ultimi spettacoli di Missiroli, che sono eccellenti. E' assurdo che Orgia sia stato visto solo a T'orino e per quattro sere. Dev'essere proposto tn altre città: tra l'altro, stiamo mettendo a punto una tournée di una settimana a New York, per l'ottobre prossimo, dove Orgia verrà probabilmente recitata in inglese, nell'ambito di un Mese del teatro italiano. E, a fortlorl, il Malato, che ai torinesi è piaciuto moltissimo, dovrà girare per tutto l'anno prossimo'. Dicono che tra lei e Missiroli sia nata una grande simpatia: vero, ho molta stima per lui, e penso che il progettato Vittoriale, lo spettacolo scritto per Torino da Missiroli e Kezich su Gabriele d'Annunzio vecchio, vada realizzato. Ho perciò invitato i due autori a ripensare il copione in termini più "economici", in vista di una possibile messinscena in apertura del secondo anno del mio mandato, nell'autunno '86-'87: E per 185-86 quali allestimenti pensa di programmare? 'Vorrei ipotizzare una serie di stagioni che rinvilno runa all'altra. La prossima. proprio per questo, potrebbe essere in qualche modo dannunziana. Ho chiesto a Gabriele Lavia e a Roberto De Simone se sarebbero disposti a mettere in scena per noi, nella stessa serata, ovviamente lavorando ciascuno per sé, una sintesi della Piglia di Iorio "vera" e della parodia II figlio di Iorio, che ne scrisse nel 1904 Eduardo Scarpetta (ci fu un processo, ma fattore-scrittore napoletano ne usci assolto grazie ad una "perizia tecnica" di Benedetto Croce). Come secondo spettacolo si potrebbe pensare ad un Cabiria, uno spettacolo multimediale di teatro-musica-danza sul cinema a Torino negli anni eroici, e lo si potrebbe affidare ad un gruppo molto dotato in questa direzione, come Falso Movimento. Qualche critico sostiene che i suoi attori sono deboli sul fronte della recitazione pura: li si potrebbe irrobustire con attori nostri, lasciando invece al gruppo d'origine la piena progettualità dell'insieme^. ■ E per l'anno «secondo, di Gregoretti direttore? -Il Vittoriale, come ho già detto, con regia dello stesso Missiroli: mentre il secondo spettacolo della stagione potrebbe inaugurare un nuovo filone tematico. Ho pensato molto al celebre triangolo magico Lione-Torino-Praga: e proprio la magia potrebbe essere il nuovo tema. Se si volesse pensare ad un magoavventuriero, dopo l'avventura della penna, ad alto livello, di d'Annunzio, si potrebbe dedicare uno spettacolo a Cagliostro, chiedendo magari il copione ad uno scrittore torinese che se ne intenda di magia, ad-esempio Giampiero Bona, premio Pirandello per il teatro di due anni fa». Non mi dica che sta già pensando alla stagione '87'88: 'E' decisamente schizofrenico da parte mia, lo confesso, ma sto cercando di mettere insieme un quadriennio, almeno nel mio magazzino dei sogni. Penso ad un terzo anno "magico", con due spettacoli: un classico, che potrebbe essere L'alchimista di Ben Johnson, capolavoro elisabettiano, e magari un altro spettacolo giovane, multimediale, su Mandrake, il magogentiluomo dei fumetti della nostra giovinezza. Per il quarto anno, sempre ch'io sia ancora qui, avrei in serbo un colpo grosso da realizzarsi in sintonia con i miei cari amici del Regio. Rattalino ed Erba presentano in due tappe di due opere ciascuna la Tetralogia wagneriana, ma solo nella stagione '88-89 la realizzeranno tutta in blocco e filata. Per l'autunno '88 ho ipotizzato un copione su Wagner, che, tra l'altro, con Torino ebbe qualche rapporto: come Nietsche, del resto. E ho avuto la faccia tosta di andarlo a chiedere a Ettore Scola e Furio Scarpelli. Lei non ci crederà, ma sono rimasti molto colpiti, e hanno promesso di interessarsene seriamente'. Guido Davico Bonino Vgo Gregoretti promette per la prossima stagione «Il Vittoriale»

Luoghi citati: New York, Torino