Kadar: non raggiunti gli obiettivi del 1980

Kaaan non raggiunti gli obiettivi del Ì9BO Autocritica al 13° congresso del pc ungherese Kaaan non raggiunti gli obiettivi del Ì9BO BUDAPEST — Janos Radar, leader del partito comunista ungherese dal 1956, ha aperto ieri 11 tredicesimo congresso del «posu» (.partito operalo socialista ungherese», come si chiama 11 pc magiaro). In qualità di primo segretario del partito, Kadar ha tenuto il suo rapporto davanti a 935 delegati, nel nuovo palazzo del congressi. Ha affrontato In quasi due ore gli aspetti della vita politica, economica e sociale del Paese, analizzando Innanzitutto 1 risultati delle risoluzioni del precedente dodicesimo congresso (1980). Il quadro delineato da Kadar, che per circa metà del discorso ha parlato senza consultare note scritte, è stato improntato a un cauto ottimismo, anche se vi è stato un aperto riconoscimento che non tutti gli obiettivi del 1980 sono stati raggiunti, sia in campo economico che sociale. Il passaggio da un'economia estensiva a una inten¬ siva in una congiuntura Internazionale sfavorevole — ha detto Kadar — ha fatto si che il tenore di vita sia aumentato in una proporzione inferiore al previsto. Kadar ha sottolineato che, anche se si è assistito in questi ultimi anni a un aumento della produzione industriale e agricola, molte riserve del Paese, mezzi di produzione e manodopera, non sono stati pienamente utilizzati. In campo politico, Kadar ha riaffermato il principio base della democrazia socialista ma anche l'insostituibilità del monopartitismo. Il partito non si dirige con dogmi — ha detto — ma con solidi principi 'Da parte nostra vi è un continuo sforzo per trovare una risposta socialista ai problemi dello sviluppo, anche se non possiamo fare miracoli», ha affermato 11 segretario del posu, il quale ha aggiunto che la piena -democratizzazione... il contatto diretto con le masse, l'attua¬ zione della democrazia nelle Imprese, dovranno essere l'espressione di una stabile situazione interna. In politica estera, Kadar ha riaffermato la tradizionale fedeltà all'Unione Sovietica — la cui delegazione al congresso è guidata dal membro del Polltbjuro Orlgorij Romanov — e al Patto di Varsavia, auspicando il proseguimento di un dialogo costruttivo tra le due superpotenze per una politica di convivenza pacifica. Un'analisi specifica della realtà economica ungherese è stata tracciata da Karoly Grosz, capo del partito a Budapest, il quale, dopo aver lamentato ritardi e insufficienze In alcuni settori, in particolare in quello dell'edilizia civile e scolastica e in quello pensionistico, ha parlato della necessità di una «coercteione socialista» per eliminare le attività economiche improduttive o per renderle più competitive. (Ansa)

Persone citate: Janos, Kadar, Karoly Grosz, Romanov

Luoghi citati: Budapest, Unione Sovietica