Specchio dei tempi

Enti ecclesiastici o imprese commerciali? • Meglio pane e cipolla (Ir. gente del Sud condanna i sequestri e rivendica la propria onestà) Evasori e maleducati - Le carenze del turismo cominciano a scuola i Specchio dei tempi Enti ecclesiastici o imprese commerciali? • Meglio pane e cipolla (Ir. gente del Sud condanna i sequestri e rivendica la propria onestà) Evasori e maleducati - Le carenze del turismo cominciano a scuola i Una lei! ricc ci scrive da Casale Monferrato: «Pienamente d'accordo con la lettrice di Moncalierl (Specchio del 15) riguardo alla pretesa di finanziamento delle scuole cattoliche da parte dello Stato, vorrei aggiungere qualche osservazione. Quanti ricordano ancora le difficoltà die negli Anni 60 accompagnarono la costituzione della scuola materna pubblica e gratuita? •Per ottenere che passasse la legge sulle materne statali, si dovette accettare il finanziamento pubblico delle materne gestite da suore e preti, i quali continuano a farsi pagare la retta dalle famiglie e nel contempo intascano i finanziamenti statali! Da notare che il 70% dello stanziamento annuale fu assegnato alle scuole cattoliche e solo il 30% alle statali. •Dietro la facciata di "enti ecclesiastici" si celano in Italia migliaia d'imprese commerciali e talvolta speculative che possono evadere legalmente il fisco, godere di privilegi, far soldi fuori di qualsiasi controllo esterno-. Paola Ribonl Un lettore ci scrive: «Sono un purosangue del Sud, ma non di quelli facen ti. parte della "mafia", plaga * quella terra e di tutta Italia. Mi riferisco al sequestro del signor Castagno, che porta solo vergogna alla mia Calabria, non capitali. • Chiedo scusa e perdono a questo signore onesto e laborioso per quello che una parte della mia gente ha avuto modo di fare per quattro sporchi soldi. Meglio pane e, cipolla, ina onestamente. •Mi auguro che questo sequestro sia l'ultimo, e che da quel luoghi parta il frutto della terra, della pastorizia, della bellezza naturale e, soprattutto, che si importi merce buona per i suoi abitanti, ma mai più carne umana. •E che "qualcuno" pensi anche alla possibile estinzione di questa gramigna che non lascia vivere e sviluppare secondo natura il suolo meridionale d'Italia-. Segue la firma Un lettore ci scrive: «Non desidero in alcun modo fomentare odi repressi tra piemontesi e non, ma le parole usate dalla gentile signora Cu tela mi hanno piuttosto colpito. •Forse nella sua mente non riesce ad immaginare le sof¬ ferenze, le angosce vissute da quella persona. Forse non riesce nemmeno ad immaginare che 400 e piii giorni vissuti in un angusto tugurio legati alla catena possono, quantomeno, generare un sentimento di odio verso un qualcuno che, senza dubbio, non si chiama "Pautasso" o "Ferrerò". •Ed anche verso un certo tipo di mentalità, non certamente garibaldina, che ha fatto dell'omertà una regola di vita». Segue la firma Una lettrice ci scrive: • Vorrei ringraziare la signora Luciana Cutela per le sue gentili parole in difesa degli 'italiani di Garibaldi". Questi italiani hanno permesso ad altri italiani di diventare miliardari, ma non i bastato, perché la rustica progenie viene sempre a galla. •Cara signora, lei — si vede — ha capito che cosa vuol dire sentirsi stranieri nella propria Patria. La ringrazio ancora, anche a nome di tutti i miei "connazionali" Che soffrono come me nel sentire degradare la nostra regione ed i nostri fratelli onesti. Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio-. Cristina Valente Una lettrice ci scrive: •Desidero segnalarvi l'inutilità (o quasi) delle ricevute fiscali, e vi spiego il perché. • Un sabato, sono stata da un parrucchiere di via Bava; che mi ha lavato, tagliato i capelli e fatto la piega. Il tutto per 30.000 lire, ma sulla ricevuta fiscale mi ha scritto L. 12.000. Io ho brontolato e la sua esatta risposta è stata la seguente: "Se vuole la ricevuta giusta vada al diavolo e non mi venga più tra 1' piedi". « Una mia amica, invece, è andata da un callista di cor-, so Francia che ha preteso 28.000 lire e le ha fatto la ricevuta fiscale per L. 8000. Alle sue rimostranze le ha risposto: "Se vuole le faccio la ricevuta esattissima, ma da oggi vado a mangiare a casa sua". •Io sono ancora molto giovane, pero mi domando a che serve la ricevuta fiscale falsa'- Maria Peretti Il vicepresidente dell'Associazione piemontese-aostana agenzie di viaggio, ci scrive: • Rispondiamo ben volentieri agli studenti dell'Istituto Bosellt, che hanno lamentato la mancanza d'informazione sull'effettuazione del XXII Congresso Piavet e per non aver ricevuto l'invito a parteciparvi. • Chiunque attento ai problemi del settore non avrebbe avuto alcuna difficoltà a sapere che Torino, dal 13 al 17 marzo di quest'anno, avrebbe ospitato l'importante assise: ne hanno trattato più. volte la stampa nazionale e, più intensamente, quella di categoria (che dovrebbe essere, tra l'altro, strumento quotidiano di lavoro perché si occupa di problemi del turismo...), i •Quanto alla partecipazione, vorremmo ricordare che ,si è trattato di un Congresso di categoria, e come tale necessariamente riservato ai congressisti. Quindi, più che denunciare la mancata pubblicizzazione presso l'Istituto, pensiamo che gli allievi debbano rilevare una carenza di strumenti informativi di base, indispensabili per un costante aggiornamento-. Carlo Òortott

Persone citate: Carlo Òortott, Castagno, Cristina Valente, Luciana Cutela, Maria Peretti, Pautasso

Luoghi citati: Calabria, Casale Monferrato, Francia, Italia, Torino