Battaglia sui prezzi Cee

Battaglia sui prezzi Cee Venerdì proteste degli agricoltori in tutti i Paesi europei Battaglia sui prezzi Cee Sta per incominciare la trattativa sui listini per la nuova campagna - Se verranno accolte le proposte della Commissione, l'Italia sarà la nazione più danneggiata - Perché, nella Comunità, la nostra agricoltura è diversa Da lunedi i ministri dell'Agricoltura entreranno nel vivo del negoziato per la definizione dei prezzi agricoli, un round di trattative sostanzialmente preparatorio della maratona verde che comincerà a Lussemburgo lunedi primo aprile. E' una trattativa complessa e molto rischiosa per l'Italia, che ha la presidenza di turno della Comunità e che, secondo le proposte della Commissione, è il Paese che perde di più. Ma tutti gli agricoltori europei saranno danneggiati. Per questo venerdì scorso s'è svolta in tutta Europa una giornata di protesta. In Germania, Francia, Belgio, Olanda, Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda, Grecia, Lussemburgo i coltivatori hanno organizzato incontri alle frontiere, manifestazioni con trattori, cortei. In Italia la Confagricoltura, che doveva organizzare la protesta nel nostro Paese, ha responsabilmente preferito indire una «giornata dell'informazione», per far sapere quanto l'agricoltura italiana sia diversa da quella degli altri Paesi e quali siano i nostri particolari problemi. Come ha ricordato 11 presidente della Confagricoltura Stefano Wallner, «più di tutti gli altri Paesi della Comunità, l'Italia deve assoluta- mente far crescere la propria agricoltura, soprattutto in termini di produttività e di competitività; ma dev'essere anche ridotto il saldo passivo tra importazioni e esportazioni (un disavanzo di circa 9 mila miliardi di lire nel 1984, n.d.r.), per avere maggiore stabilità monetaria e un più duraturo sviluppo economico-. Nella imminente trattativa sui prezzi agricoli sarà discussa la proposta globale della Commissione. Secondo calcoli della Confagricoltura, se si guarda al quadro complessivo delle indicazioni della Comunità risulta evidente 1 che il nostro Paese è il più danneggiato, sia in lire sia in ecu, come dimostra la tabella che pubblichiamo. In attesa della trattativa tra i ministri, in questi giorni vi sono stati intensi scambi tra i tecnici Incaricati di predisporre il materiale per il lavoro del Consiglio dei ministri dell'Agricoltura. Ecco le conclusioni cui si è giunti fino ad oggi per i principali settori. • Frutta e legumi. L'Italia ha trovato ia solidarietà della Grecia nell'opporre un fermo rifiuto alle proposte di diminuzione dei prezzi. Gli altri otto Paesi appoggiano la Commissione della Comunità europea. 1 a a i i • Vino. La Commissione propone un congelamento del prezzi. Italia e Francia premono per l'aumento. Inglesi e danesi spingono per una diminuzione. • Latte. La Commissione propone un aumento dell'1,5 per cento, e la riduzione di un punto della cosiddetta «tassa di corresponsabilità» che colpisce le eccedenze. Francesi e tedeschi sono favorevoli. Belgi, lussemburghesi e irlandesi vogliono un aumento più marcato. Dahe- n - J si e olandesi chiedono il congelamento del prezzo. Tutti invece sembrano d'accordo sulla diminuzione di un punto della tassa di corresponsabilità. L'Italia punta a un risultato che impedisca penalizzazioni ulteriori per la propria zootecnia in deficit rispetto al fabbisogno, e si propone la revisione dei regolamenti istitutivi delle quote di produzione con l'obiettivo di renderle facilmente gestibili. • Cereali. La Commissione propone una diminuzione del prezzo del 3,6 per cento. Germania, Belgio, Lussemburgo (e l'Italia per 11 grano duro) chiedono un aumento. L'Italia, con l'appoggio di Germania e Belgio, si batte per l'adozione di criteri qualitativi. Il nostro Paese rivendica, in sostanza, il riconoscimento specifico di quei cereali (come il grano duro impiegato per fare la pasta), «diversi» per produzione e impiego. Livio Burato Strasburgo. Oltre dodicimila agricoltori francesi e tedeschi hanno sfilalo venerdì scorso - proclamata giornata europea di protesta-per le vie di Strasburgo, con striscioni, trattori e macchine agricole. I cartelloni recavano scritte e slogan contro le proposte della Commissione comunitaria per gli aumenti dei prezzi agricoli, che gli imprenditori europei ritengono irrisori Varlaz. del prezzl (In %) PAESI rrz—- Ecu Moneta naz. Germania 0 —0,4 Francia —0,6 +0,8 Italia —0,6 —0,6 Olanda +0,4 —0,1 Belgio 0 0 Lussemburgo +03 +0,5 Gran Bretagna —0,3 —4,3 Irlanda +0,2 +0,2 Danimarca —0,2 —0,2 Grecla —0,4 +2,7 Media comunltaria —0,3 0,1 stocks di burro all'intervento cee stocks cee di polveri di latte scremato Rilevtzlonl di fine mese (migliala di tonnellate) Ott Kov 64 DJ Oen Feb 85

Persone citate: Battaglia, Belgi, Livio Burato, Stefano Wallner