Bot per 18 mila miliardi a tassi invariati

Bot per 18 mila miliardi a tassi invariati La presidenza del Consiglio ribadisce, in polemica con le banche; il costo del denaro è troppo alto Bot per 18 mila miliardi a tassi invariati ROMA — Che farà il governo per il costo del denaro? Mentre Goria continua a smentire divergenze con Craxi, la presidenza del Consiglio tiene vivo l'argomento con un rapporto .stilato dai propri esperti economici. E la polemica contro le banche, seppur garbata, In questo rapporto c'è. Intanto, un segnale importante viene dall'asta quindicinale dei Bot: conferma che, quanto al rendimento dei titoli di Stato, la discesa dei tassi di interesse si è senz'altro fermata. La quantità di Bot messa all'asta era grande, 18.500 miliardi di lire; eppure non serviva a procurare nuovi fondi al Tesoro, bastava solo a rinnovare 18.000 miliardi di Bot in scadenza. Gli operatori hanno acquistato per circa 17.000 miliardi, la Banca d'Italia per altri mille, poco meno di 400 miliardi sono rimasti invenduti. I rendimenti risultano invariati, e quindi stabili rispetto all'asta precedente: 12,90%, 12,96%, 13,38%. La domanda è stata abbondante per I titoli a tre mesi, un po' debole per I sei e i dodici mesi. Un altro importante segnale si attende dall'asta dei Cct, 12.000 miliardi. Il Tesoro ha bisogno di somme ingenti, e sa che per procurarsele non può offrire rendimenti più bassi a chi compra i suoi titoli. E' questo uno dei fatti che più contano, sul mercato. Ma, sostengono al dipartimento economico della presidenza del Consiglio, negli scorsi mesi le banche hanno ribassato gli interessi sui depositi molto meno di quanto II Tesoro abbia fatto scendere I rendimenti dei Bot, Perciò, a detta degli esperti di Craxi, un certo spazio per ridurre I tassi bancari esiste lo stesso, anche se la discesa del tassi sui Bot si è ar- restata. Da febbraio '84 a febbraio '85, si legge nei rapporto del dipartimento economico di Palazzo Chigi, l'inflazione è scesa di quattro punti, i tassi sul titoli del debito pubblico (ossia Bot e Cct) di quasi tre punti percentuali. Nello stesso periodo i «tassi passivi normali» delle banche (ovvero gli interessi corrisposti più frequentemente ai risparmiatori sul loro depositi in banca) sono scesi di 1,11 punti, i tassi passivi massimi (per I depositi più grandi) di 1,78. Vale a dire che il rendimento dei conti In banca, al netto dell'imposta, é oggi assai più competitivo con i Bot e i Cct di quanto non fosse un anno fa. Con tassi passivi alti restano alti anche i tassi attivi, ossia quelli che le banche richiedono per prestare denaro. A questo ragionamento, forse co¬ noscendolo già, i banchieri avevano già replicato l'altro giorno. «I tassi bancari sono più vischiosi, più lenti a muoversi di quelli del debito pubblico — aveva detto il presidente dell'Associazione bancaria, Gianni no l'arra vicini — e, prendendo un di verso periodo di riferimento per il confronto, si otterrebbero risultati diversi». I tassi di interesse reali (depurati dall'inflazione) secondo gii esperti di Craxi sono troppo alti in Italia e devono essere .in linea con quelli prevalenti negli altri Paesi Indù stilizzati.. Paravicini Invece so stiene che per ragioni di equilibrio con l'estero il tasso reale dev'essere in Italia un po' più alto, «perché i tassi a termine sul mercati interna clonali sfavoriscono la lira, e altri menti nessuno terrebbe lire in Ita S.I.

Persone citate: Craxi, Goria, Paravicini

Luoghi citati: Italia, Roma