«E' comunista», negato permesso di soggiorno a italiano in Germania di Liliana Madeo

c<E' comunista», negato permesso di soggiorno a italiano in Germania Un sardo da 25 anni a Norimberga c<E' comunista», negato permesso di soggiorno a italiano in Germania ROMA — Per motivi politici è stato negato a un operaio italiano. Adolfo Ghlani, da 25 anni residente in Germania, il diritto al soggiorno (un permesso che assicura agli stranieri uno status giuridico più vantaggioso di quello garantito dal permesso a tempo illimitato). Le autorità di Norimberga cosi hanno motivato la loro decisione: - Vi sono riserve giuridiche in materia di sicurezza. Dal 1974 lei è iscritto alla Filef, sezione di Norimberga, e svolge funzioni di primo piano. Questa organizzazione è considerata come un'organizzazione diretta dal pei-. La nostra rappresentanza diplomatica cautamente riconosce: -Il provvedimento non viola ni gli accordi comunitari né le leggi tedesche rispetto agli emigrati stranieri. Resta tutta-' via rilevante la motivazione politica addotta e sottolineata-. Da anni nessuno ricordava un gesto discriminatorio cosi severo. In Germania le reazioni sono state risentite. Il giornale • Niirnberger Nachrichtenha scritto che si tende a • mettere la museruola agli stranieri politicamente attivi-. La decisione delle autorità di Norimberga è stata definita -scandalosa- negli interventi al Consiglio aggiunto degli stranieri (che opera in collaborazione con 11 Consiglio comunale di Norimberga ed è democraticamente eletto), e al Parlamento Regionale dove è stata annunciata una protesta che sarà inviata al Parlamento Europeo. Anche in Italia, appena la notizia è rimbalzata, si sono Innescate polemiche. Le prime reazioni si sono avute in Sardegna, da dove il Ghlani proviene (è nato a Ulassal in provincia di Nuoro). Interventi preoccupati al Consiglio regionale. Telegrammi al presidenti delle due Camere, Jottl e Cosslga, al ministro degli Esteri Andreotti. Il presidente del Consiglio regionale Sanna vede nel provvedimento -una grave violazione del diritti civili politici e degli impegni comunitati'. Il presidente della giunta Melis sottolinea come -la decisione offende la comunità degli emigrati sardi che hanno liberamente scelto i loro rappresentanti-. Un gruppo di deputali comunisti ha rivolto al ministro Andreotti un'interrogazione per sapere quali iniziative si Intenda adottare -per tutelare un diritto il cui rifiuto rappresenta una palese violazione delle libertà riconosciute ai cittadini comunitari-, I parlamentari sottolineano che la Filef. organizzazione nazionale degli emigrati e famiglie, è di tipo unitario e non la dirige 11 pei. Liliana Madeo

Persone citate: Adolfo Ghlani, Andreotti, Melis, Sanna