Il muro taglia l'Indocina di Bernardo Valli

il muro taglia l'Indocina il muro taglia l'Indocina (Segue dalla 1* pagina) conde conoscono lotte fratricide, intercomuniste. Il Vietnam si sente minacciato dalla Cina post-maoista e con l'aiuto dell'Unione Sovietica tiene 160 mila soldati in Cambogia e 30 mila nel Laos. Nel 1978. tre anni dopo la presa di Saigon da parte dell'esercito nord-vietnamita, il regime di Hanoi avviò una serie di promettenti contatti con 1 vicini regimi nazionalisti, tanto da far pensare a una futura stretta cooperazione con i Paesi delI'Asean. nata come un'organizzazione economica nel 1967. Ma la successiva, quasi Immediata, firma di un trattato di amicizia ventennale con l'Urss, che prevede la mutua assistenza militare, ha condotto invece il Vietnam su un'altra strada: l'invasione della Cambogia, che poi fece scattare, nel 1979, come reazione o pretesto, lo sfortunato attacco punitivo cinese nel Tonchino. La necessità di difendersi dal grande vicino del Nord, provvisorio alleato durante la guerra antiamericana ma tradizionale, storico Invasore, e al tempo stesso il desiderio di estendere la propria egemonia a tutta la penisola indocinese hanno rimesso in moto la macchina di guerra vietnamita. Ora non più alimentata dall'irredentismo, poiché nessuno straniero calpesta più il territorio nazionale, ma da una forza che sembra inarrestabile. E' come se i dirigenti di Hanoi fossero incapaci di gestire la pace. Sul terreno militare si sentono più sicuri. Appaiono più ispirati da Giap. il soldato-rivoluzionario, adesso In pensione, che ha sconfitto francesi e americani, che dal defunto e santificato Ho Chi-Minh. rivoluzionario tenace e umano che nella lotta armata vedeva un mezzo, non un fine. Il Vietnam conta meno di 60 milioni di abitanti e più di un milione di soldati. Si calcola che 11 suo apparato militare bruci più del 10 per cento del prodotto nazionale. Non stupisce che le vertiginose statistiche militari corrispondano a abissali statistiche economiche. . A Bang Poo si odono, tal¬ volta, i rumori della guerra in Cambogia, dove i soldati vietnamiti lnseguono i guerriglieri non ancora domati. La spedizione di Hanoi in quel Paese fu nel '79 una liberazione, poiché mise fine al massacro del khmer rossi. Col tempo è diventata però un'occupazione. Come lo è la mano pesante sul vicino Laos. Oggi, sul plano militare, la spedizione cambogiana è un'altra vistosa vittoria da aggiungere alle tante altre conseguite dai soldati, figli di Giap. Ma è anche una sconfitta per I vietnamiti che attendono da decenni con sacrosanto diritto un po' di pace. Politicamente è un rischio. Alleata di Mosca contro Pechino, Hanoi rischia di trovarsi sola, isolata, se 11 riallacciato dialogo fra le due superpotenze comuniste sfociasse in un'intesa. La macchina da guerra vietnamita, senza più rifornimenti sovietici, potrebbe Incepparsi o addirittura fermarsi. E cosa resterebbe allora dell'appassito mito del Vietnam, che ha agitato il mondo per decenni? Bernardo Valli