Collisione tra petroliere nello Stretto di Messina Tonnellate di greggio in mare, si rischia il disastro di Francesco Santini

Collisione tra petroliere nello Stretto di Messina Tonnellate di greggio in mare, si rischia il disastro Un morto e due dispersi:, i naufraghi salvati dai traghetti in servizio tra le due sponde Collisione tra petroliere nello Stretto di Messina Tonnellate di greggio in mare, si rischia il disastro Lo scontro è avvenuto all'alba di giovedì tra una nave greca e una spagnola - La prima, avvolta dalle fiamme, si è diretta verso la spiaggia DAL NOSTRO INVIATO MESSINA — Si riprende all'alba per scongiurare il disastro ecologico. Cinquemila tonnellate di greggio avanzano in direzione di Taormina. Un fronte compatto di centotrenta metri ha doppiato Capo Sant'Alessio. Ancora tre miglia e 11 petrolio è dinanzi ad una delle spiagge più belle del Mediterraneo. I rimorchiatori tentano di spezzare 11 fronte inquinato. •Arano» una superficie d'acqua di dieci chilometri quadrati. Un aereo della protezione civile si leva in volo da Catania. Gli elicotteri segnalano la direzione delle correnti. Da Augusta. Siracusa e Napoli sono In arrivo tre navi per la raccolta meccanica del bitume. La costa orientale della Sicilia e in allarme dalle 4,50 di giovedì. All'alba, un boato spezza il silenzio. Una petro¬ liera in fiamme avanza in direzione di Messina. Trenta uomini d'equipaggio, 52.616 tonnellate di stazza lorda, 258 metri di lunghezza. Ore di terrore nello Stretto. Fiamme sino a quaranta metri. Mare mosso, correnti forza sei. La Pathmos, che batte bandiera greca, ha uno squarcio nella fiancata e, nelle tanche, ottantamila tonnellate di greggio. Può esplodere. Minaccia il centro abitato di Torre Faro, un borgo marinaro alla periferia di Messina, in direzione di Ganzlrrl. Alle 10 del mattino si ferma sulla scogliera. Per gli abitanti di Torre Faro c'è l'ordine di sgombrare. La Pathmos entrata in collisione con la petroliera Castillo de Mont Aragon, al traverso di Funla Pezzo, nel tratto di mare più breve tra la Calabria e la Sicilia, può trasformarsi in un ordigno micidiale e gigantesco. Le fiamme rischiarano lo Stretto. Dalla plancia di comando, il comandante Eleftherlos Allfragis, 40 anni, lancia, per tre volte, 11 «May day». E' l'allarme fonico sul canale sedici del soccorso. «Siamo in trappola — ripete — ho già perso tre uomini: Raccoglie 11 primo contatto radio un ufficiale della Afongibello, un traghetto in servizio per le Ferrovie dello Stato nello Stretto. - Una voce che ci ha gelati — racconta l'ufficiale — un timbro di disperaeione e di morte che ci è entrato nello stomaco e nelle ossa-. Ci sono trenta naufraghi. E' ancora buio. Nei bagliori dello scafo il rimorchiatore Capo Posero recupera i primi uomini da un battelllno gonfiabile. Le lance di salvatag- Francesco Santini (Continua a pagina 2 In settima colonna) Messina. I rimorchiatori spengono gli ultimi focolai d'incendio sulla «Pathmos» (Telefoto Ap)

Persone citate: Castillo, Mont Aragon, Torre Faro