La McLaren fa ancora paura

La McLaren fa ancora paura Applausi a Imola per la veloce Ferrari di Alboreto La McLaren fa ancora paura Cinquemila spettatori al circuito nonostante freddo e pioggia - Si discute sulle novità della stagione e si aspetta di vedere in prova il bolide di Lauda e Prost , DAL NOSTRO INVIATO IMOLA — Se non fosse stato per il gelo, la pioggia ed anche qualche raffica di grandine, l'autodromo -Dino Ferrari- avrebbe offerto ieri' un sostanzioso anticipo del gran premio che si disputerà ai primi-di maggio. Il maltempo; comunque, non ha impedito alle vetture di FJ di scendere in pista per le prove libere e ad almeno cinquemila tifosi di assistere con grande attenzione a questi test, in pratica gli ultimi della stagione prima dell'inizio del campionato che avverrà il 7 aprile a Rio de Janeiro. I tempi fatti segnare non hanno alcun valore, sia per le condizioni dell'asfalto bagnato, sia perché tutti i team presenti si sono più che altro preoccupati di fare delle regolazioni. In ogni caso il più veloce è stato Alboreto con la Ferrari. E ciò ha fatto scoppiare l'applauso della folla in tribuna, che non Ita mancato di sottolineare le prestazioni dei vari piloti e delle vetture che sbandavano paurosamente all'uscita della chicane che porta al rettilineo dei box. Le molte soste hanno anche permesso di parlare, dentavo lare discorsi sul campionato die sta per cominciare, facendo un rapido bilancio sulle numerose prove invernali svolte un po' dappertutto. Dall'analisi praticata con i corridori presenti emerge un comune denominatore, die non è una novità: sarà ancora la McLaren la vettura da bai terej anche nel 1985. La squa dra inglese scenderà in pista ad Imola solo stamane con Niki Lauda, ma non avrà an cora a disposizione il nuovo modello che dovrebbe esordire il giorno 22 a Donington o a Brands Hatch in Inghilterra. Ed è proprio il fatto che l'ultima creazione del progettista John Barnard non abbia compiuto ancora la sua apparizione a suscitare grande in teresse e curiosità. «Sinora abbiamo visto- tutte le vetture — ha detto Alboreto-— e,l(i Lptus è quella che 'milia maggiormente Impressionato. CI sono però le inco- gntte rappresentate dalla McLaren e dalla Williams che debbono essere ancora scoperte. Per questo motivo è inutile tentare di fare delle previsioni. Io penso che Lauda e Prost avranno sempre a disposizione una vettura vincente, mentre tutti noi giocheremo un ruolo da outsider. La Ferrari 156 va bene. Stiamo lavorando parecchio. Da quando è stata presentata abbiamo già effettuato molte piccole modifiche ed altre ne saranno fatte prima di Rio. Sicuramente rispetto al passato compiremo dei passi avanti. Ma bisognerà vedere dove sarà la McLaren». Dello stesso parere è Nelson Piquet, al lavoro con l'inedita Brabham realizzata da Gordon Murray che non ha preso come modello la McLaren, imitata un po' da tutti in fatto di aerodinamica. «Non è difficile — ha spiegato il brasiliano — Ipotizzare che Lauda e Prost saranno ancora un palmo davanti a tutti. Anche per loro però non mancheranno 1 problemi. Primo perché avranno poco tempo per mettere a punto la vettura in quesUultlmi giorni, secondo perctìè hanno cambiato le gomme passando dalla Michelin alla Goodyear. Anch'io sono curioso di vedere la McLaren e di controllarne la competitività. L'unica cosa che posso dire è che non la- scerò nulla d'intentato per rendere la vita difficile ai due piloti che lo scorso anno hanno dominato il mondiale». Anche per Elio De Angelis. alle prese con un compagno di squadra tutt'altro che addomesticabile come il brasiliano Ayrton Senna, la McLaren non batterà colpi a vuoto. «Ho avuto modo — ha affermato il romano — di vedere bene le vetture di Niki e Alain a Rio, lungo il circuito. Ho purtroppo l'impressione che la superiorità sia soprattutto di motore e non di telaio o aerodinamica, come qualcuno ha sostenuto. Siccome il propulsore non sarà peggiorato ma certamente migliorato e la vettura non -sarà sbagliata, prevedo che sarà molto difficile per noi Inserirci al vertice». Questa McLaren, insomma, fa paura. Ed è logico che sia così, dopo la supremazia dimostrata nello scorso campionato. C'è da dire tuttavia clic tutti sperano, forse anche con un po' di scaramanzia, di avere sbagliato le previsioni e di ritrovarsi in una posizione diversa da chi deve inseguire una lepre imprendibile. Cristiano Chiavelato ' ' Imola. Una sosta ai box di René Amoux, durante le prove, con la nuova Ferrari (Telcfoto)

Luoghi citati: Brands, Imola, Inghilterra, Rio, Rio De Janeiro