Vishnevskaya: «Io, l'arte e l'Urss»

Vishitevskaya: «Io, Parte e FUrss» Parla l'ex primo soprano del Bolscioi, esule col marito Mtislav Rostropovic Vishitevskaya: «Io, Parte e FUrss» LONDRA — Oalina Vlshnevskaya, primo soprano del Bolscioi In esilio, ha Impiegato oltre quattro anni per scrivere la sua autobiografia. Cinquemila pagine scartate sono finite nel cestino, e un dolore terribile al gomito destro l'ha costretta a ricorrere a un medico. Ma non ha mal dubitato un Istante della necessità di fare in fretta. • Vivevo in Occidente da sei anni — dice —, dai miei concerti capivo benissimo che la gente voleva sapere di piti sulla Russia. E non avendo la padronanea di una lingua che non fosse il russo, avevo una sola scelta, scrivere tutto, a fiume». Ne è uscito Galina, che in America, dove è stato pubblicato in settembre, ha avuto un successo tale da consigliare all'editore di Londra, Hodder & Stoughton, di farne una ristampa prima ancora della pubblicazione in Inghilterra, la scorsa settimana (14.95 sterline). Sono 500 pagine di furibondi attacchi all'Unione Sovietica e alla sua leadership, e in particolare al modo in cui vengono trattati i musicisti; un mondo che la Vishnevskaya (facendo parte del Bolscioi da 22 anni, essendo stata insignita del massimi onori sovietici, e avendo sposato il violoncellista Mstlslav Rostropovlch) osservava da una posizione ideale. Quando Solzlienicyn andò a vivere con loro nella foresteria annessa alla loro dacia, incominciò il lento processo di logoramento professionale. Nei sei anni successivi i privilegi sfumarono, uno dopo l'altro. Rostropovlch fu allontanato dal Bolscioi, le sue toùmtes ' all'estero vennero annullate; poi. 1 giornali cessarono di scrivere articoli su di lei, la sua voce scomparve dalla radio e dalla tv. Nel luglio del 1974 1 Rostropovlch, con 1 due figli c qualche valigia di indumenti, ottennero due anni di 'congedo creativo; e partirono per Parigi. La loro idea era di tornare forse non dopo due anni, magari dopo cinque, quando l'animosità nel loro confronti fosse cessata. Una sera, guardando la tv. scoprirono da un telegiornale che erano stali privati della cittadinanza sovietica. Ne fu molto addolorata? •No, addolorata no — risponde Galina —. Non è la parola giusta. Mi sentii terribilmente offesa, oltraggiata. Non dimenticherò inai quello die provai allora. E' il modo in cui i satrapi trattavano i loro vassalli, sema neppure degnarsi di avvertirli direttamente'. Sgomenti, dunque, ma non troppo: nelle interviste dell'epoca, 1 Rostropovlch non tentarono di nascondere Il loro disgusto per il regime che si lasciavano allo spalle. Alla Vlshnevskaya non Interessa molto parlare della sua vita privata. Con abilita. torna all'argomento del quale vuole parlare: l'Untone Sovietica. Quando se ne andarono, laggiù rimase solo la sorella di Rostropovlch, Veronica, con la famiglia; lei, Oalina. non aveva nessuno. Veronica, violinista, non ha avuto l'autorizzazione ad andare all'estero; sia lei, sia 11 marito sono stati mandati In pensione presto, e 11 figlio non riesce a trovare lavoro. Nulla che non avessero previsto. Oggi, la vita In Urss è più tetra di quanto fosse quando lei se ne andò: -Sempre che sia possibile. In provincia, carne e burro sono razionati, razioni da tempo di guerra. Come in carestia-. Quanto agli artisti, .ci dicono che è tutto molto grigio, privo di interesse, molto mediocre. La nostra generazione, almeno, era in,contatto con i maestri piti vecchi, che avevano gli ideali di libertà prerivoluzionari. Ma oggi i giovani dove possono prendere le loro idee? Ci sono moltissimi musicisti in Russia: ma lo sa die, solo di teatri d'opera, ne abbiamo più di quaranta? Ogni tanto spunta qualcuno di talento, ma come può realizzarsi? Perché i talenti fioriscano, si devono aprire le frontiere. La tragedia del popolo russo è il deterioramento morale di una società-. Tutto questo può cambia¬ re? 'Soltanto se l'intera Unione Solletica esploderà^. E mima l'esplosione con un gesto del braccio, e la voce si Impenna con preoccupante ferocia. Oltre che per il desiderio di fare un quadro della vita sotto Stalin, e negli anni del cosiddetto disgelo — un disgelo che, dice la Vlshnevskaya, era tale solo per chi stava fuori dellTJrss, dal momento che, malgrado 11 famoso discorso di Kruscev al 20" Congresso del partito, nel 1956, al responsabili dello sterminio di milioni di persone In realtà non fu fatto nulla —, ha deciso di scrivere Oalina perché nessuno sembrava dire abbastanza sul suo Paese. -Perché — si domanda — non riiatuio fatto Nurcycv, Baryshntkov? Un sacco di artisti che avrebbero dovuto scrivere qualcosa non l'hanno fatto nel timore di ripercussioni negative sulla carriera Parlare è un dovere. Altrimenti, perché non rimanere laggiù, a cantare e ballare?-. Quest'anno. Galina vuole curare per. la prima volta la regia di un'opera. La fidanzata dello zar di Rlmsklj Korsakov, prima a Monaco, poi a Washington; l'opera russa, dice, è troppo poco conosciuta In Occidente. E come se la caverà, avendo cosi scarsa padronanza di Inglese e francese? ..Con 1/ cuore- dice ridendo, e battendosi 11 petto con forza. -Il cuore, il cuore.. Caroline Moorehcad (op> ridili t'Iinits NfH>p.i|KTS'\ c per l'Italia (<l.a Stunipa>> Nella autobiografia, che ha avuto grande successo, 500 pagine di furibondi attacchi al suo Paese. Dal '74 i due artisti vivono in Occidente. «Siamo stati oltraggiati, il disgelo non è mai esistito. Perché Nufeyev e gli altri non parlano?» l,a Vlshnevskaya con il man io. il violoncellista Roslropovic: sarà regista di un'opera

Persone citate: Hodder, Korsakov, Kruscev, Stalin, Vishnevskaya