Non è l'uomo della strage Assolto: ha scontato 5anni

Non è l'uomo della strage Assolto: ha scontato 5anni Napoli, era accusato di aver ucciso Jone Non è l'uomo della strage Assolto: ha scontato 5anni ROMA — A distanza di dieci anni dal tragici fatti e dopo ben cinque processi Domenico Zarrelli è stato definitivamente prosciolto con formula piena .per non aivr commesso il fatto, dall'accusa di aver assassinato nella loro abitazione l'ostetrica Gemma Cenname, suo marito Domenico Santangelo e la figlia ventenne di costui, Angela. Non è quindi Zarrelli il «mostro» di via Caravaggio a Napoli. E' questo il verdetto emesso ieri sera dalla Cassazione La prima sezione penale della Suprema Corte, presieduta da Corrado Carnevale, nonostante il contrarlo parere del pubblico ministero, Francesco Amoroso, che invocava un sesto dibattimento, ha respinto i ricorsi presentati dal procuratore generale della Corte d'Appello di Potenza e dai familiari delle vittime che si erano costituiti parte civile. tri supremi giudici, accogliendo invece le tesi del di- fensorl, avvocati Alfredo Angelucci e Alfonso Martucci, hanno confermato l'assoluzione dell'imputato decretata il 9 gennaio dello scorso anno dalla Corte d'assise d'appello di Potenza. Il «caso Zarrelli» ripropone con urgenza la necessità di una legge che indennizzi in modo adeguato le vittime di errori giudiziari. Prima di essere riconosciuto innocente egli ha scontato ingiustamente cinque anni dì carcere (tre a Poggioreale e due nell'Isola di Procida) ed altri sei mesi agli arresti domiciliari. Durante la sua detenzione Domenico Zarrelli si è laureato in giurisprudenza e da oggi potrà finalmente esercitare la professione forense Questi in sintesi 1 fatti. Nella notte del 30 ottobre 1975 vengono massacrati in casa a Napoli, in via Caravaggio 78, Angelo Santangelo, sua figlia Angela e la seconda moglie Gemma Cenname. I corpi vengono scoperti solo nove giorni dopo il delitto Insieme al loro cagnolino anch'esso ucciso. La svolta dell'inchiesta avviene il 29 marzo 1976 quando i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli arrestano il trentaquattrenne Domenico Zarrelli, nipote di Gemma Cenname. Questi si proclama innocente, ma viene ugualmente rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio volontario plurimo. Durante 11 dibattimento di primo grado, durato più di tre mesi, l'aula di Castelcapuano viene letteralmente presa d'assalto da centinaia di persone. Il 9 maggio 1978 (il giorno del ritrovamento a Roma del cadavere di Aldo Moro) la Corte d'assise di Napoli condanna Zarrelli all'er¬ gastolo. Il 6 marzo 1981 i giudici d'appello ribaltano il primo verdetto ed assolvono l'imputato per insufficienza di prove. Questa sentenza viene però annullata il 19 ottobre 1982 dalla Cassazione che ordina un quarto dibattimento a Potenza che si conclude un anno fa con il proscioglimento di Zarrelli con formula ampia. f