Quei mantelli da antologia

Quei mantelli da antologìa Milano, le novità degli stilisti per l'autunno-inverno 1985-86 Quei mantelli da antologìa Pantaloni affusolati con il passante sotto la scarpa in gara con le gonne tese e corte MILANO — L'idea d'un inverno glaciale, ritenuto immancabile al suo appuntamento con l'86, sembra aver avuto un'influenza eccitante per gli stilisti e le loro collezioni. Un bel fuoco scopplante fa scintille nel caminetto delle trovate. I mantelli sono da antologia, i pantaloni, affusolati con il passante sotto la scarpa, si son messi in gara con le gonne tese e corte o con le lunghe e danzanti, i tailleur, i giacconi a uovo, I giubbotti di pelle, sono ricchi di novità nella struttura e nel colore, la maglieria è piena di salute. Armani ha chiuso con un colpo di teatro una sfilata superba ed Incantevole: buio in sala c al ritorno della luce, il fondale dello scenario convertito in vetrina a due piani, segmentata in cabine o armadi allineati e in mostra, come in un emporio vivente, le indossatrici vestite dei modelli top dell'autunno-inverno. Le famose giacche, spalle più imperiose, ma busto sciolto e rivelatore del punto vita, le gonne corte, i pantaloni classici o aderenti, chiusi da una ghetta in plastica, le camicie dolci, con il collo alla carletta che sostituisce quello assente delle giacche: una variazione continua, impercettibile da giacca a giacca, dal polo maschile a quello femminile. Sempre il piglio d'una praticità che è eleganza severa e giovinezza. Il tweed morbido, le lane spugnose, irte, i quadretti nitidi, gli spigati, i quadrlgllati scelti nel color bruno, belge cremoso e grigio, la quiete dei toni agitata dalle giacchette spencer, con un simulacro di martingala, decorativa, simbolica all'orlo del dorso, 11 velluto ad Impreziosire gonne e pantaloni, aderenti alcuni come un guanto. E poi all'improvviso entusiasmanti, i mantelli, che sono dei maxi spolverini, asciutti, Ieratici, mascolini e passano, senza soluzione di continuità, nella forma del robemanteau, vestaglia o vestitone e 1 profondi spacchi nel centro dietro, rivelano al passo che sotto non c'è nulla. Straordinaria per coerenza e humour, la sera: ancora il tailleur, ma la giacca è in tessuto a disegno rigorosamente maschile e laminato, Principe di Galles e brillio quadretti e luce, anche, sul nero, una miriade di perline bianche. Soprani ha risolto l'avvol- gente voglia di tepore dell'inverno, il desiderio di scioltezza al femminile, in forme che mutano la loro strutturata linearità con ondosi abbozzi di drappeggio o lembi d'una oscillante sensualità. Sordi toni di viola, mescolate sfumature di fucsia e fango, marron e turchese, grigio e belge, variamente sgranati nel disegno diverso e slmile fra giacca, caban mantello. Eclettiche le linee: il tessuto abbondante è raccolto da cuciture strategiche, i risvolti slacciati divengono sciarpa, la coulisse delle giacche ne ferma solo un davanti, rendendo un fianco diverso dall'altro, il paltò ha un dorso doppio, un volant esasperato esce dalle camicie-pullover sotto il giaccone di cover boucle. L'idea del doppio dorso, diviso in due lamelle mobili, si è ritrovata nei caban verde bandiera, blu reale, della donna di Oherardinl, che ama indossare giacche in lana cardata a vasta spina di pesce, riquadrata, giacconi di panno giallo Van Oogh, davanti classico ma nel dorso un'arricciatura folta, per pantaloni o gonna ampia. E, di metamorfosi in metamorfosi, passando per aria di tempesta e voragini di lusso, salendo sull'Himalaya di solenni, fastose pellicce da diva o da zarina, ecco l'inverno incandescente delle Fendi. Chi avesse freddo in un trench d'ermellino, maniche a mulino a vento, che si incrociano a losanga sulle spalle, più racchiuderne 11 busto in una sciarpa-bretella di scoiattolo; su un mantello a .finte» di champagne, in zibellino, è utile 11 giustacuore di visone, per un trench di persiano sono previste le mezze maniche del «travet», in lontra. Lucia Sollazzo

Persone citate: Armani, Lucia Sollazzo, Soprani, Van Oogh

Luoghi citati: Galles, Milano