II calcio mondiale snobba Berlino Ovest

II cakio mondiale snobba Berlino Ovest La Uefa la esclude dal circuito delle partite. Bonn insorge: «E* un affronto diplomatico» II cakio mondiale snobba Berlino Ovest DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Il governo di Bonn è furibondo. «£' un prone affronto diplomatico; dicono i suol funzionari; e rimproverano chi tenti di ricordare che protagonista del dramma è soltanto uno sport, il calcio. E' però una collera comprensibile, in quanto, nell'escludere Berlino Ovest dal novero delle città tedesche che accoglieranno il Campionato europeo per nazioni nell'88, la Uefa ha preso una decisione chiaramente politica. E il fatto che 11 voto del comitato esecutivo a Lisbona sia stato unanime, quindi con 11 consenso del delegato della Repubblica Federale, non lo rende meno controverso. SI giocherà, pertanto, in varie città della Repubblica Federale, ma non a Berlino Ovest. La prima iniziativa in questo senso era stata presa ad una riunione della Uefa a Berna il mese passato, e il governo tedesco aveva subito reagito con indignazione. I Consapevole che i confini tra diplomazia e sport non sono sempre netti, Kohl era passato al contrattacco e aveva mobilitato il ministero degli Esteri nel tentativo di ottenere la solidarietà degli altri governi della Comunità Europea. Insuccesso totale. Ieri, pertanto, dopo l'inappellabile verdetto dei venti delegati a Lisbona, Il portavoce del governo. Peter Boenisch, ha dichiarato: .Mal più Berlino Ovest dovrà essere sacrificata per ragioni politiche. In futuro, Bonn continuerà a richiamare l'attenzione delle federazioni nazionali interessate sulla necessità che Berlino Ovest sia sempre inclusa tra le città ospitanti, ogni qualvolta si terranno nella Repubblica Federale avvenimenti sportivi internazionali. Tutto ciò è in armonia con il trattato quadripartito (Usa, Francia, Gran Bretagna, Urss) su Berlino del 3 settembre 71: Non basta. Boenisch, scuro in volto, ha aggiunto: .// governo di Bonn non vuole mischiare politica e sport, ma deve agire quando altri im¬ boccano tale strada.. A voce più bassa, ufficiosamente, i funzionari sostengono che la Uefa si è lasciata travolgere, a Berna e a Lisbona, dalla .offensiva dell'Est europeo-: e si ricorda che le nazioni oltrecortina hanno sempre cercato, in vari modi, e nelle circostanze più diverse, di .separare», di .disgiungere» Berlino Ovest dalla Repubblica Federale. «£' un precedente pericoloso., si insiste. Aitre federazioni sportive potrebbero Imitare la condotta dell'Uefa. Non si esagera? Un po' si: ma è evidente che un governo conservatore, sensibilissimo a ogni voce e a ogni mossa potenzialmente capace, a suo giudizio! di approfondire la divisione della Germania (vedi episodio Andreottl) non può tacere dinanzi a una simile vicenda. Più ancora che la Uefa, un organo Internazionale, è la Federazione nazionale del calcio (Dì b) ad accendere la sua ira. La si accusa di non aver saputo difen- dere gli Interessi tedesco-occidentali, la si invita, minacciosamente — e sono ancora parole di Boenisch — .a riparare i danni, mostrandosi più attenta, in futuro, alle esigerne di Berlino Ovest-, Sono questioni delicate. Boenisch cita l'accordo del '71, ma tale accordo non portò soluzioni definitive al problema di Berlino. Come dicono le stesse pubblicazioni ufficiali, .dato l'immutato parere giuridico delle potenze occidentali, Berlino Ovest continua a non essere parte costitutiva della Repubblica Federale e a non essere da essa governata.. Tuttavia, l'Unione Sovietica ha accettato in via di massima 1 legami fra Berlino Ovest e la Repubblica Federale, tra cui il diritto stesso di Bonn di rappresentare Berlino Ovest nel confronti dell'estero. E' un pianeta nebuloso, ma la malleabilità della Federazione tedesca è stata forse eccesslva Mario Clriello

Persone citate: Boenisch, Kohl, Mario Clriello, Peter Boenisch