Faust, l'ultima sfida di Herzog

Faust, l'ultima sfida di Herzog Il regista di «Fitzcarraldo» metterà in scena l'opera di Busoni il 2 aprile a Bologna Faust, l'ultima sfida di Herzog BOLOONA - Werner Herzog siringe gli occhi sottili. ha scommessa è cominciata. Il regista cinematografico della nuova generazione -tedesca (•Aguirre furore di DÌO', •Nosferatu», ,woyzeck', •FiUcarraìdot) prepara la regia del Doktor Faust, l'opera di Ferruccio Busoni che andrà in scena il 2 aprile al Comunale di Bologna, sotto la direzione di Zoltan Pesko: tra gli interpreti Oslavio Di Credlco. Giancarlo Montanaro, Gastone Sarti, Sophla Larson, Paride Venturi, Aldo Bortolo, Wolfgang Fassler. Alla conferenza stampa è assediato dal giornalisti e risponde a tutti con calma, quasi con rassegnazione. Stringe gli occhi, parla in tedesco e l'Interprete traduce. Ma prima, ecco come si presenta lui, molto sinceramente, in un'intervista apparsa su •Cineteca': 'Debbo confessare che a me non piace il teatro. Ci sarò andato quattro volte in tutto, come spettatore. E fino a Fitzcarraldo, non c'ero andato mai. Poi, vi sono stato costretto dal film che ha appunto per tenia il sogno di portare l'opera lirica nella foresta vergine dell'Amazzonia: Come Inizio non c'è male. Il Docktor Faust (l'opera sarà presentata anche con la ricostruzione del finale completato da Antony Beaumont sugli abbozzi originali lasciati da Busoni) sembra davvero partire come una scommessa. Non senza una sua logica, comunque. Il mito faustiano non è estraneo alla cultura e al lavoro di Herzog. Spiega Francesca Siciliani, responsabile della direzione artistica del Comunale: »Le creature di Herzog sono personaggi come il vampiro Nosferatu che non riesce a morire, hanno folli visioni come Fitzcarraldo, rivelano tutti una geniale tensione fantasti¬ ca con cui Herzog ha saputo interpretare i grandi miti umani. E allora, perché no Faust? Perché non dovrebbe essere lui l'artista più adatto a riproporre e reinterpretare e rivedere il mito faustiano di questo melodramma?' C'è l'idea, c'è l'entusiasmo per attuarla, c'è l'uomo, c'è Busoni... Racconta Herzog: •All'inizio avevo pensato: no, non lo posso fare. Non è proprio il mio mestiere. Ma poi il grandissimo entusiasmo che accompagna questo progetto mi ha convinto. E mi piace Busoni: una figura tanto interessante come la sua è passata a lungo inosservata, perché l tedeschi (il compositore ha vissuto a lungo in Germania) non lo considerano tedesco e gli italiani italiano'. Che regia farà?. •Sulla concezione della regìa non parlo volentieri. perché è come un romanzo poliziesco: non si dice il nome dell'assassino. Ha più senso parlarne dopo che l'opera è andata in scena. Il pubblico rappresenterà comunque la parte essenziale dello spettacolo. In teatro non c'è più soltanto un punto di prospettiva come nel cinema, quello della macchina fotografica, ma ce ne sono parecchi: tutti quelli del pubblico-. Può fare però qualche anticipazione? •Il Doktor Faust originale si svolge alla fine del Medioevo o all'inizio dell'epoca moderna. Secondo me non è necessario rifare tutto come da copione. Io ho pensato di ambientare l'opera in quel periodo eroico e patetico della ricerca alla fine del dicianovesimo secolo: i primi grandi scalatori, l primi archeologi, gli speleologi... Nella regia tutto questo sarà fortemente visibile. Per il resto, sono come un uomo di Neanderthal per quello che riguarda l'opera: Nel suo cinema la musica fa da supporto. Nell'opera è l'Inverso. Qui, le immagini prevarranno sulla musica? • Mi sono occupato di musica molto più intensamente degli altri registi. Ci sono pochissime persone che sanno lavorare nel cinema con la musica. Ho in mente i fratelli Taviani, soprattutto con Padre padrone. Per me l'interessante è che tutto quel che si vede venga convertito in musica, sì tratta di trasformare il mondo in musica. Quindi, in questo senso il lavoro non mi è del tutto nuovo. In Fitzcarraldo, ad esemplo, la foresta vergine si trasforma in musica'. L'appuntamento, per tutti, è fissato al 2 aprile, al Teatro Comunale di Bologna (serata dedicata alla Lega per la lotta contro 1 tumori). Vedere per credere. Pierangelo Sapegno Non ha mai lavorato per l'opera lirica. La scommessa è affascinante, il suo cinema è costantemente rivolto ai grandi miti umani. Pesko dirige l'orchestra. La vicenda ambientata alla fine dell'800. Werner Herzog e Zollai) Pesko: regista e direttore d'orchestra per «Doktor Faust» di Busoni

Luoghi citati: Bologna, Germania