Davanti al Csm il giudice Fazio di Guido Rampoldi

DavantialCsm il giudice Fazio DavantialCsm il giudice Fazio «Prima si punivano i ladri, oggi i derubati» ROMA — -Condivido la tesi di Ferrara ma rispetto il Csm, anche se il Csm non ha manifestato altrettanto rispetto per me-. Sebbene critico verso 11 Consiglio superiore della magistratura, che aveva discusso davanti al giornalisti il «caso Torino», Ubaldo Fazio, uno del cinque magistrati piemontesi sotto Inchiesta, al contrarlo del sostituto procuratore generale Ferraro ha accettato di farsi «interrogare» a porte chiuse dalla prima commissione referente. E per due ore ha spiegato le sue' ragioni. Lo accusano intercettazioni telefoniche da cui si è ricavato che Fazio, presidente di sezione della corte d'appello di Torino, si rivolse 4d un pregiudicato, Gianfranco Gonella, per ritrovare quanto i ladri gli avevano rubato in casa, In due diverse occasioni. La refurtiva non si trovò, e il pregiudicato avrebbe regalato a Fazio due candelabri -Il paradosso è che una volta si punivano i ladri, adesso i derubati-, hai commentato Fazio nell'atrio di Palazzo dei Marescialli, prima di comparire davanti alla commissione referente. Ed ha annunciato quella che di 11 a pochi minuti sarebbe diventata una linea della sua difesa: -Dimostrerò che la persona cui mi ero rivolto (cioè 11 pregiudicato, ndr) godeva universalmente di stima-. Sabato la commissione referente ascolterà Luigi Moschella, procuratore di Ivrea, e lunedi dovrebbe comparire a Palazzo del Marescialli 11 procuratore di Cuneo, Sebastiano Campisi. Ma all'inizio della settimana prossima il Consiglio superiore della magistratura affronterà In seduta plenaria una questione generale sollevata proprio in margine al «caso Torino»: la pubblicità delle sedute. Il fatto che dei cinque magistrati piemontesi si fosse discusso davanti al block-notes del giornalisti, prima ancora che gli Interessati sapessero della bufera che si addensava su di loro, ha provocato proteste. Cosi i consiglieri di Magistratura Indipendente adesso propongono una revisione del regolamento sulla pubblicità delle sedute, con particolare riferimento alle riunioni plenarie in cui si avviano procedure di trasferimento, Magistratura Indipendente propone che almeno nella fase d'avvio la procedura re sti segreta. Dice il consigliere Verucci: -Si tratta di garantire quel principi di civiltà che sono diritto di qualsiasi cittadino. Eravamo contrari fin-dall'inizio alle sedute pubbliche e i fatti dimostrano che in effetti qualcosa non va-. Ma da Unità per la Costituzione e Magistratura Demo cratica, le altre due correnti della magistratura, la proposta viene bollata come «iniziativa pre-elettorale» che mirerebbe a conquistare i consensi della «base» a pochi mesi dalle elezioni della nuova giunta dell'associazione .nazionale magistrati. Guido Rampoldi

Persone citate: Ferraro, Gianfranco Gonella, Luigi Moschella, Sebastiano Campisi, Ubaldo Fazio, Verucci

Luoghi citati: Cuneo, Ferrara, Ivrea, Roma, Torino