Proposte per ridurre tasse di successione

Proposte per ridurre tosse di su€€essione L'inflazione ha aumentato l'imposizione fiscale Proposte per ridurre tosse di su€€essione Tra le richieste principali, l'esenzione per il coniuge ed i figli se l'eredità non supera i 150 milioni e il non pagamento dell'Inviti! ROMA — Per gli eredi si profila la possibilità di una notevole riduzione — e In molti casi addirittura di un'esenzione — dell'Imposta di successione. Dopo la clamorosa ordinanza della Commissione tributaria di primo grado di Perugia che ha chiesto alla Corte Costituzionale di pronunciarsi sulla legittimità del sistema che da più di dodici anni regola la tassazione delle eredità, si registrano importanti novità anche in Parlamento. Un gruppo di 33 senatori democristiani — primo firmatario il ligure Giancarlo Ruffino — ha presentato una proposta di legge per modificare radicalmente le norme riguardanti l'Imposta di successione. Un mese fa anche i liberali — primo firmatario il presidente del partito Giovanni Malagodi — avevano sollecitato la revisione delle aliquote limaste invariate dal 5 dicembre 1975. Da un anno è giacente a Palazzo Madama un altro progetto de — primo firmatario il sen. Alfredo Diana — in cui si sollecitano agevolazioni fiscali soprattutto per gli eredi di agricoltori. Nella relazione della propo¬ sta Ruffino si sottolinea la necessità di modificare la normativa risalente al 1972: da allora si è registrata — a seguito dell'Inflazione — un aumento del costi del 450 per cento. Ecco In sintesi le maggiori innovazioni proposte in questo disegno di legge: 1) sono esentati dall'imposta di successione i trasferimenti a favore del coniuge, ascendenti o discendenti conviventi limitatamente alla casa di abitazione a condizione perù che l'erede sia residente e domiciliato in essa e che il valore dell'immobile non superi 1 200 milioni; 2) si considerano compresi nell'attivo ereditarlo 1 beni venduti negli ultimi tre mesi di vita del defunto; 3) non sono tassati i crediti del defunto verso lo Stato; 4) sono ammessi in deduzione 1 debiti derivanti da responsabilità civile dei defunto; 5) è elevato a 3 milioni il «tetto» di detrazione delle spese funerarie (oggi è di 500 mila lire); 6) sugli immobili caduti in successione non è più applicabile l'Invlm; 7) vi è l'esonero dalla de¬ nuncia di successione se l'asse ereditarlo lordo non supera i 75 milioni (oggi è invece di 15 milioni); 8) per il coniuge e i figli vi è esenzione se l'eredità non supera 1150 milioni (oggi il limite è di 30 milioni), e vengono, ridotte del 70% le aliquote superiori al 150 milioni; i 9) si prevede una revisione annuale delle tariffe in base agli indici Istat. La recente ordinanza del giudici umbri dovrebbe ora stimolare 11 rapido esame del-' le proposte di legge giacenti al Senato. In caso contrario è presumibile che gli eredi inoltreranno migliaia di ricorsi alle commissioni tributarle di ogni parte d'Italia (il costo è di appena 700 lire) eccependo l'incostituzionalità' degli articoli 4, 6, 12 e 17 del decreto presidenziale numero 637 del 1972, nelle parti in cui hanno stabilito in mezzo milione la misura massima delle spese funerarie detraigli, nonché in quelle in cui hanno approvato la tabella delle aliquote e percentuali per scaglioni e fissato il limite esente In 30 milioni per la tassazione sui valori dell'asse ereditario netto, Pierluigi Franz

Persone citate: Alfredo Diana, Giancarlo Ruffino, Giovanni Malagodi, Pierluigi Franz, Ruffino

Luoghi citati: Italia, Perugia, Roma