Una macchina aiuta a superare gravi difficoltà di respirazione

Una macchina aiuta a superare gravi difficoltà di respirazione Specchio dei tempi ha donato al San Luigi dieci apparecchi Una macchina aiuta a superare gravi difficoltà di respirazione Installata in casa (ha le dimensioni di un piccolo frigorifero) consente «una vita accettabile)) e „ anche qualche piccolo lavoro - La Regione, sollecitata a intervenire, non ha ancora risposto " ■ Ci sono in Piemonte un migliaio di persone che. per il cuore gravemente affaticato o con gravi difficoltà respiratorie, vivono boccheggiando, l'unica terapia e respirare ossigeno per 16-18 ore al giorno. Nella primavera del 1983 si è costituito, sotto la spinta del prof. Orlando Orlandi, primario e direttore sanitario dell'ospedale pneumologico San Luigi Gonzaga di Orbassano. un gruppo di lavoro che ha presentato nel settembre 84 all'assessorato alla sanità della Regione 1 risultati di un'indagine compiuta presso 11 San Luigi, Mauriziano, Dispensarlo sociale di igiene sociale di Torino. Centro medico di riabilitazione di Veruno, ojK'dale Maggiore di Novara, presidio pneumologico La Bcrtagnctta di Vercelli. Su 27.277 ricoverati o comunque passati per quelle strutture. 329 (128 nel solo San Luigi) hanno denunciato gravi insufficienze respiratorie invalidanti. E' la malattia che ha causato la morte di Cernenko, ma non sono tutti anziani! questi malati: ci sono anche del quarantenni, gente che vive letteralmente boec/iepo-fando e che per almeno tre quarti della sua giornata ha bisogno di respirare da due a tre litri di ossigeno a! minuto. Il Gruppo di lavoro, composto del migliori nomi della pneumologia delle tre province di Torino, Novara e Ver- celli, ha aspettato sei mesi un qualsiasi cenno di risposta dalla Regione poi si è rivolto a Specchio del tempi chiedendo un intervento. E Specchio dei tempi, seguendo una tradizione che lo ha visto sempre presente nei più gravi problemi sanitari e sociali, compreso l'acquisto di parecchi reni artificiali per i malati di uremia cronica, ha risposto stanziando una cinquantina di milioni. Servono per acquistare dieci «Concentratori di ossigeno», macchine delle dimensioni di un piccolo frigorifero, che aspirano l'aria ambiente, la impoveriscono di azoto e la restituiscono arricchita di ossigeno. Basta disporre di una presa di corrente elettrica. «E' uno dei tre sistemi in uso nel mondo per consentire a questi malati una sopravvivenza accettabile- dice il prof. Orlandi; gli altri due comportano l'uso di bombole di ossigeno, o di ossigeno liquido. Ma le prime sono pericolose e di difficile trasporto (se della capacità di 1300 litri ne occorrono 40 al mese e figuratevi portarle magari in una soffitta al quarto piano dove abita una vecchietta malata; se della capacità d7500 litri, ne occorrono 8 amese); l'utilizzo dell'ossigeno liquido rappresenta un rischio continuo anche se dacontenitore di 13.800 litri se ne possono «spillare» 4 o 5 chili che, in una specie dthermos a tracolla, consentirebbe anche qualche spostamento. In Inghilterra (e lo ha ripetuto sabato in una lezione aSan Luigi il prof. Flenley, intervenuto con il prof. Bonsignore di Palermo) si è scelta la soluzione del Concentratore di ossigeno. L'ospedale — e il San Luigi farà altrettanto — II presterà ai malati, ma icosto dell'attrezzatura (sui 4 milioni e mezzo) può anche indurre qualche famiglia ad acquistarselo. «Specchio dei tempi» si è fatto promotore di questa iniziativa umanitaria in attesa che la Regione intervengacome ha fatto la Lombardia che nelle settimane scorse ha risposto ad un analogo appello stanziando la somma necessaria per l'acquisto di 20 concentratori di ossigeno. Domenico Garbarino miiiiiiiiiiiiimiilll

Persone citate: Asan Luigi, Bonsignore, Cernenko, Domenico Garbarino, Luigi Gonzaga, Orlandi, Orlando Orlandi