La Sme cederà Motta e Alemagna al gruppo alimentare Accornerò? di Ugo Bertone

La Sme cederà Motta e Alemanna al gruppo alimentare Acconterò? La finanziaria Iri vuol chiudere uno stabilimento a Milano e tagliare l'occupazione La Sme cederà Motta e Alemanna al gruppo alimentare Acconterò? MILANO — Ormai è confermato: il panettone Motta e Alemagna non verrà più prodotto a Milano. E' questo uno del punti chiave del piano elaborato dalla Sme, la finanziarla alimentare dell'Iri, per il rilancio della Sidalm, la società dolciaria che, in sei anni, dal 1978 al 1983, ha accumulato oltre 140 miliardi di perdite, un deficit, si legge nel plano Sme, che «non trova riscontro in nessuna azienda alimentare dolciaria, né in Italia né in Europa, né negli Stati Uniti-. Dopo la parentesi positiva dell'83, che si era chiuso con un leggero attivo di 600 milioni di lire, la crisi si è poi acuita nel 1984 che ha visto un buco di diversi miliardi. Di qui la necessità per la Sme, che gestisce la società (che appartiene per 11 46% alla Sofin e per il 54 direttamente all'Irl) di operare un drastico piano di ristrutturazione che è stato annunciato ieri pomeriggio al sindacati. La ristrutturazione dovrà passare, secondo la Sme, per questa strada: assetto produttivo su quattro impianti (con potenziamento dell'impianto di Verona in cui verrà concentrata la produzione del panettone) e conseguente chiusura di uno del due stabilimenti di Milano; tagli occupazionali attraverso i prepensionamenti e nuove relazioni con 11 personale (si denuncia l'alto assenteismo nella zona milanese e nello stabilimento campano); forti investimenti, per un totale di 30 miliardi negli impianti di Verona., Cornaredo e Coivano; ristrutturazione finanziarla e Spianamento dei debiti In dollari che pesano sulla società. In termini occupazionali, il plano Sme richiede pesanti sacrifici. Sui circa 4 mila dipendenti del gruppo a fine '82 più di un quarto, almeno in una prima fase, appaiono in esubero anche se si prevede una crescita dell'occupazione di circa 200 unità per lo stabilimento di Verona. Per il momento però le prospettive sono le seguenti. •// problema degli esuberi — afferma il documento Sme — può essere ridimensionato nell'arco di un biennio utilizzando il blocco del turnover; i prepensionamenti e gli incentivi'. Attualmente sono 936 1 dipendenti Sidalm che hanno diritto al prepensionamento e a questi vanno aggiunti altri 200 lavoratori per il 198G. Nel caso che tutti i 1100 dipendenti usufruissero di questa facoltà si potrebbe esaurire il ricorso alla cassa integrazione e prevedere addirittura un rilancio dell'occupazione nell'area veronese. Uno sciopero di 8 ore in tutti gli stabilimenti della Sidalm (ex Motta-Alemagna) da effettuarsi in modo articolato entro il 23 marzo è stato deciso dalla Filla (federazio¬ ne unitaria aallmentarlsti) dopo la sospensione dell'incontro che si è svolto ieri all'Intersind di Roma. La Filia — riferisce una nota sindacale — ha giudicato inaccettabile il piano di ristrutturazione presentato dall'azienda per i suoi effetti negativi sul plano produttivo e occupazionale. E' probabile, però, che la partita venga complicata dalle voci sull'interessamento di alcuni industriali privati (si è parlato del gruppo piemontese Accornero) per 11 gruppo dolciario. Gli ambienti dell'Iri, però, ribattono che l'impegno previsto per gli investimenti e la ricca informativa consegnata ai sindacati dimostrano la volontà di tentare il salvataggio del gruppo. Non va però dimenticato, si aggiunge, che finora glt impianti Motta e Alemagna hanno richiesto, dal '78 ad oggi, interventi finanziari per un totale di ben 251 miliardi e che è necessario invertire la rotta per evitare 11 disastro. Ma come si è giunti a tanto in un settore ove gli altri hanno guadagnato? La relazione Sme sostiene che •oltre agli aggravi economico-finanziari vari punti di crisi hanno determinato la qualità variabile dei prodotti, spese di cella e magazzino elevati e oneri finanziari insostenibili'. Ugo Bertone L'industria alimentare di Stato (fatturato '83 in miliardi di lire)

Persone citate: Alemagna, Filia, Filla, Motta