Ma chi resta per Sanremo?

Ma chi resta per Sanremo? Mentre la Parigi-Nizza propone un Kelly in superforma Ma chi resta per Sanremo? C'era una volta la Parigi-Nizza che preparava alla Milano-Sanremo, e se uno non faceva bene la Parigi-Nizza non aveva speranze di fare bene la Milano-Sanremo. Poi venne Inventata In Italia la Tirreno-Adrlatico, e anche gli stranieri presero a frequentarla, e la Milano-Sanremo divenne un match fra t due «partiti», quello della corsa francese e quello della corsa italiana. Adesso c'è la Parigi-Nizza che sfascia fignon e probabilmente gli Impedisce la •Sanremo; c'è la Tirreno-Adrlatico che tiene lontano Moser facendogli paura •climatica' (o Conconi gli aveva previsto anche il tempaccio?), che sfascia Htnault e Saronni e Argentin e anche ti giovane virgulto Moront, che è fermata mutilata corrosa dal gelo, dalla neve. Non si sa bene se siano cambiati gli uomini, se sia cambiato il ciclismo o se, molto più semplicemente, sia cambiata la meteorologia, intesa e come tempo che fa e anche, letteralmente, come studio del tempo (nel senso che ci sono promesse di sole al Centro-Sud dell'Italia a vocazione turistica, eppoi Invece tutti in bianco, nel senso di sotto la neve e anche nel senso di mancata preparazione alla •Sanremo»). Il problema di cosa sta accadendo nel ciclismo è decisamente meno importante del problema di cosa sta accadendo nel mondo, dove le stagioni sembrano impazzite. Però qui Interessa ti ciclismo, che pure molto deve all'epopea da freddo (Bandone e Rolle al diro, certe corse primaverili nelle Fiandre, persino il Giro di Sardegna buonanima, e senza fare tante ginnastiche mentali anche la Milano-Torino del 2 marzo ultimo scorso). Quando il freddo imperversa su una prova che vive di piena vita sua, sul plano della pubblicità si tratta di un buon affare, per la corsa e t suoi tremolanti ma gratificati, nobilitati attori. Quando ti freddo, in una prova cosiddetta di preparazione, compromette il «dopo», in questo caso la •Sanremo-, il danno pratico supera l'epopea romantica. Qui siamo prossimi (16 marzo, sabato) ad una Milano-Sanremo che sinora ha soltanto un campione chiaramente a posto, fra l presunti protagonisti, cioè l'irlandese Sean Kelly, vincitore (a cronometro, poi, lui che è o era soprattutto un velocista) della sua quarta Parigi-Nizza consecutiva, e l'anno scorso secondo a Sanremo dietro soltanto al Moser-super. Quanto agli altri, il quesito è sapere se stanno male provvisoriamente (Maser, e Htnault, uno passato vicino all'Influenza, l'altro precipitatovi dentro) o definitivamente (Saronni che stenta a ritornare se stesso, fignon che ha preoccupanti dolori al tendini). * A questo punto, la Milano-Sanremo può apparire ad ognuno di loro ben piccola cosa, di fronte ad un'annata, per non dire ad una carriera. C'è il rischio di una •Sanremo' simile ad un Giro di Lombardia, cioè disertata da troppa gente. Come se si fosse alla fine di una stagione: e Infatti è Invernò. O no? g. p. o.

Persone citate: Argentin, Conconi, Moser, Rolle, Saronni, Sean Kelly