Disoccupati contro la Torre

Disoccupali contro lei Torre Contestano la spesa di mezzo miliardo per riattarla Disoccupali contro lei Torre A Settimo diffuso un volantino in cui si afferma: «Nella nostra città ci sono 3500 persone senza lavoro e quasi altrettante in Cassa integrazione, ma la giunta si preoccupa del monumento medioevale» - La risposta di sindaco e vicesindaco La quadrata torre medievale di Settimo, simbolo della citta con 1 suol otto secoli di vita, sta creando qualche grattacapo al sindaco Graverò e agli amministratori. Da tempo per l'antico monumento che sorge a fianco del nuovo Palazzo comunale si parla di opere di restauro e ora che In Comune s'è deciso di farle scoppiano le polemiche. -Si tratta innanzitutto di avviare lavori di consolidamento statico all'edificio e lavori di sistemazione delle quattro facciate. Ma anche all'interno è necessario intervenire per attuare le opere che garantiscano la sicurezza richiesta dagli organi competenti per il miglior uso della torre stessa», dice il geom. Francesco Bessone, presidente della Pro loco. Sono lavori lunghi e delicati che richiedono una spesa non indifferente. II progetto, redatto da un architetto, richiede 500 milioni che 11 Comune reperirà attraverso un mutuo e un finanziamento della Sovrintendenza alle Antichità. ' Ed è su questa cifra che nascono le polemiche. Già in Consiglio, nell'ultima seduta, i rappresentanti della minoranza, Soragna (de) e Montando (pli), avevano espresso qualche preoccupazione per la spesa, ritenuta eccessiva. Ora c'è un volantino firmato dal «Comitato disoccupati settlmesU che critica la decisione della giunta. Già il titolo è polemico: -A Settimo, su 45 mila abitanti ci sono 3500 disoccupati e 3000 cassintegrati, e il Comune sta delibe¬ rando sullo stanziamento di 500 milioni per il restauro della torre-. E più avanti si legge ancora: •Ancora una volta abbiamo a che fare con delle persone che non tengono conto delle nostre necessità. Sappiamo benissimo che le chiamate settimanali all'ufficio di collocamento sono sempre scarse, una o due ma anche nessuna. Intanto come sopravvivere? Come trovare i soldi per l'affitto, le bollette varie, il mangiare?». Il volantino cosi conclude: •Siamo stanchi dell'indifferenza verso i problemi quotidiani da parte di chi sta al potere. Approfittiamo di quest'ennesima occasione di sperpero di denaro pubblico per organizzarci: Ma si tratta veramente di spreco di denaro del cittadini, come dicono i disoccupati? Il vicesindaco e assessore al Lavori pubblici, Giovanni Ossola (psl), non è d'accordo. •Comprendo — dice — il dramma di chi non trova lavoro, ma la polemica mi sem¬ bra fuori luogo, se non altro perché investendo 500 milioni noi creiamo lavoro. Ma a parte questo, il Comune non può destinare fondi d'investimento all'assistenza dei disoccupati. E poi creare posti di lavoro non rientra tra i nostri compiti istituzionali. Nell'aiuto a chi è senza lavoro non siamo però assenti: abbiamo istituito un cantiere di lavoro per trenta disoccupati. Certo, non è molto, ma le nostre disponibilità sono limitate: Piero Galasco

Persone citate: Francesco Bessone, Giovanni Ossola, Piero Galasco, Soragna

Luoghi citati: Settimo