Indagini difficili 30 arresti

Indagini difficili 30 arresti Indagini difficili 30 arresti La vicenda Castagno rappresenta l'emblema della difficile lotta che le fonte dell'ordine (nel caso specifico soprattutto i carabinieri dei nuclei operativi di Torino e di Locri) conducono contro bande agguerrite su un territorio per mille versi ostile. Trenta arresti e la morte di un «telefonista., a poche ore dall'arresto ad Ardore Mari na, non sono bastati per ve' nire a capo della vicenda. L'impegno degli uomini del maggiore Lotti è stato ecce atonale: per molti mesi Inesperto» in sequestri del nucleo. Il maresciallo Ria, ha vissuto a Locri e sull'Aspromonte collaborando strettamente nelle Indagini Perché non si è arrivati alla liberazione di Pietro Castagno? La risposta sta nella ferrea omertà della 'ndrangheta e nella capacità di attuare rapide sostituzioni fra I carcerieri. In pratica quando un uomo cadeva nella rete del carabinieri (è successo In Calabria, ma anche a Torino, a partire dallo scorso settembre) l'organizzazione mafiosa riusciva a sostituirlo immediatamente. Lo stesso dicasi per i «telefonisti» che sono stati almeno quattro: due nella prima fase (quando le chiamate partivano da una pizzeria di corso Giulio Cesare, a Torino), poi Francesco Sergi (l'uomo morto all'indomani del suo arresto), poi la quarta voce che ha condotto le trattative finali. L'Anonima sequestri, pur con molti uomini Inquisiti, uri morto, e cinque persone ancora In carcere, esce ferita ma non ancora sconfitta da questa vicenda.

Persone citate: Ardore Mari, Francesco Sergi, Pietro Castagno

Luoghi citati: Calabria, Locri, Torino