Appetto ai fedeli: il Vaticano è «in rosso»

Appetto ai fedeli: il Vaticano è «in rosso» Confermato il deficit della Santa Sede che ammonta a 58 miliardi e 418 milioni Appetto ai fedeli: il Vaticano è «in rosso» La commissione Finanze ricorda che la transazione per il caso Ambrosiano è costata 433 miliardi allo lor CITTA' DEL VATICANO — La Santa Sede nell'84 ha avuto un deficit di cinquantotto miliardi e 418 milioni: oltre sette miliardi In più del 50 miliardi e 921 milioni preventivati. Le prospettive per I'85 sono peggiori e si prevede un «rosso» di 63 miliardi e 296 milioni di lire. Il .buco», per l'anno scorso, è stato riempito con 1 proventi dell'Obolo di San Pietro, la speciale colletta che 1 cattolici di tutto 11 mondo raccolgono il 29 giugno, giorno di San Pietro e Paolo, e grazie a «Hmifafi accantonamene patrimoniali». L'obolo ha portato nelle casse del papa 25 milioni 996mlla dollari Usa. E' questo uno del dati sui quali hanno discusso, da martedì a venerdì scorso, 1 cardinali della speciale commissione finanziaria Istituita da Giovanni Paolo n, e che si radunano una volta all'anno, a marzo, per approvare bilanci consuntivi e preventivi, e per discutere quanto riguarda uno dei meglio custoditi segreti della Chiesa cattolica, cioè le finanze. In que¬ sta sessione 1 dodici cardinali presenti del quattordici che compongono la commissione sono giunti ad accettare una realta immodificabile e a prendere una decisione. La realtà è quella di un deficit crescente negli organismi centrali della Chiesa, causato, oltre che dalle spese straordinarie connesse con la celebrazione del Concilio Vaticano II, dall'aumento dei •servizi, (segretariati, consigli, commissioni) forniti dalla Santa Sede, e voluti dal Concilio; dall'aumento del personale, e dall'inflazione. La decisione * consequenziale: se la Chiesa cattolica vuole tutto questo, deve pagarlo. -Gli eminenttsstmi hanno pertanto concluso rilevando la necessità di chiedere una ancora più generosa solidarietà da parte della Chiesa universale affinché il Santo Padre si trovi in grado di far fronte adeguatamente alla sua missione, nei confronti della Chiesa e al servizio dell'umanità». Ha prevalso a quanto sembra la «linea Hoeffner», dal nome del cardinale di Colonia che in una recente intervista a • lì P*gno. sollecitava le conferenze episcopali di tutto il mondo a dare denaro al papa Al termine del lavori e «.tato reso noto un documento sui lavori della corruriiMione Non e un vero e proprio oliando: ma cAtltulv^: oo munque una prima parz.a^: risposta alia legittima tattosita dell'opinione paUtiHtt cattolica au un Vw.a r.r* In passato ha «.uxoitato xt<tAts. controverale. Boro I flati forniti. Nell'84 le entrate della Santa Sede va*/, *>a1j- H miliardi e 671 milioni; !* uscite 103 miliardi VA milioni, di cui 54 miliardi UZ milioni per I 1917 dipendenti in vrrvUìn t I 911 In pernione II deficit della Radio Vaticana e «tato di 14 miliardi e VKt milioni. Il • governatorato., cioè lo Stato-Citta vero e proprio (La Santa Sede comprende 1 vari ministeri e organismi «mondiali., oltre alla diplomazia) ha avuto 57 miliardi «09 milioni di entrate e 57 miliardi 197 milioni di uscite, con un attivo di 412 milioni. li preventivo per l'85. stilato a novembre, non tiene conto del miglioramenti economici contrattati dal personale, e porta un disavanzo passivo di 45 miliardi e 167 milioni, oltre al «rosso, della radio vaticana, calcolato in 18 miliardi e 109 milioni. Il Governatorato prevedeva, al novembre, la chiusura In pareggio del proprio bilancio 1985. Qceste cifre sono state prtvntate al porporati dal card. Giuseppe Caprlo, .ministro del bilancio, della Santa Sede I,a Commissione ha affrontato anche altri argomenti. Uno del piti scottanti era II ca*o Ior-Ambroslano. «7/ Coruiglio — dice 11 comunicato- — è italo ampiamente informato in merito alla trantazione avvenuta, il cui costo è rUultato coperto intera.nente dallo stesso Istituto, senza contributi dalla Santa Sede e tenta che siano stati toccati depositi affidati all'amministrazione dell'istituto». La cifra totale è stala di 433 miliardi. Poche righe, piene di messaggi, per ribadire l'indipendenza della banca vaticana dalla santa Sede, per tranquillizzare 1 «correntisti. Ior di tutto il mondo, per proiettare un'immagine di forza e tranquillità all'esterno, sia verso l'opinione pubblica cattolica che verso 1 mercati bancari e finanziari. Di riforma dello Ior, neanche un cenno; invece si è parlato dele projioste per una riforma della Curia lesa a 'favorire una maggiore funzionalità ed efficienza degli organismi del governo centrale della CVilesa, con posilo!/! positivi riflessi anche per gli aspetti economici.. Mons ' Castlllo I-ara ha Informato I cardinali sullo stato del lavóri della commissione a ciò predisposta E, sempre In terna di riforme, l cardinali hanno apprezzato l miglioramenti normativi e organizzativi per 11 personale, ricordando pero che .La Santa Sede... vive soprattutto dell'apporto dei fedeli, non di rado poveri, di tutto il mondo». Quasi a consigliare cautela con le rivendicazioni sindacali. ' Marco Tosattl

Persone citate: Concilio, Giovanni Paolo, Giuseppe Caprlo

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Usa