Mubarak da Mitterrand spiega Camp David bis

Mubarak da Mitterrand spiega Camp David bis Ha già incontrato Hussein, martedì vedrà Reagan Mubarak da Mitterrand spiega Camp David bis NOSTRO SERVIZIO PARIGI — Con una tappa di 24 ore a Parigi, è iniziata la -maratona diplomatica- del presidente egiziano Mubarak, che martedì sarà ricevuto da Reagan per fermarsi quindi a Londra e, sembra, anche a Roma. Oggetto del colloqui. Il piano di pace steso assieme a re Hussein e perfezionato nell'Incontro fra I due statisti avvenuto mercoledì scorso nella cittadina di Hurgada, sul Mar Rosso. Mubarak, giunto in mattinata dal Cairo, ha trovato ad attenderlo 11 premier Fabius. Quindi, una lunga conversazione con il ministro degli Esteri Dumas, reduce da un incontro a Tunisi con Arafat. Questa circostanza è sembrata alimentare un certo ottimismo, smentendo, quanto meno, le voci di rottura netta fra l'Olp e Husseln-Mubarak sul piano di pace. I palestinesi, nei giorni scorsi, avevano Infatti accusato Amman di non aver inserito nel testo del piano alcuni .emendamenti Irrinunciabili-, e, d'altro canto, le riserve espresse da Israele su un diretto coinvolgimento dell'Olp già inducevano al pessimismo. Da allora, però, la situazione è cambiata. Il movimento per la liberazione della Palestina ha visto riconosciute da Egitto e Giordania alcune sue richieste. Peres, inoltre, smentendo in parte Shamir, continua a dirsi fiducioso: non ostacolerà pregiudizialmente 1 contatti fra una rappresentanza giordano-palestinese e gli Stati Uniti, avuta assicurazione da Shultz che l'America non intavolerà rapporti con l'Olp prima che quest'ultima riconosca appieno la 242 dell'Onu. I problemi, tuttavia, restano molti, come mostra l'entità dell'offensiva diplomatica Intrapresa dal presidente egiziano. Primo fra tutti, vincere la resistenza d'Israele a trattare con palestinesi che abbiano l'investitura dell'Olp e quella dell'Olp a non condurre in prima persona le trattative. Di queste e altre impasse Mubarak dovrebbe aver discorso ieri pomeriggio nel lungo colloquio con Mitterrand. Al termine, li portavoce governativo Verdìn ha spiegato al giornalisti che la Francia ritiene il plano di pace una mossa nella direzione giusta. Oggi il successore di Sadat partirà alla volta degli Stati Uniti, la metà più impegnativa. Anche in America non mancano infatti perplessità sul piano. Poi, sulla strada del ritorno, breve sosta a Londra e, infine, secondo voci sempre più insistenti, a Roma. La tappa Italiana assumerebbe particolare rilievo dopo l'incontro di Craxi con Arafat a Tunisi e, soprattutto, nel semestre di presidenza Italiana alla Cee. e. st.