Esplosione ai grandi magazzini La «Raf» ora cerca il massacro di Mario Ciriello

Esplosione ai grandi magazzini La «Rai» ora cerca il massacro Otto feriti a Dortmund e altri tre attentati delle Cellule rivoluzionarie nella Ruhr Esplosione ai grandi magazzini La «Rai» ora cerca il massacro DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — La Germania ha paura. L'attentato a Dortmund — una bomba in un grande magazzino, otto feriti, del quali due assai gravi — indica che gli estremisti della Raf, o per lo meno alcuni di essi, hanno imboccato una nuova strada: quella del terrorismo all'irlandese, del massacro. Non basta. Mentre l'esplosione a Dortmund è stata rivendicata dal -gruppo d'azione Christian Klar». un. leader della Raf ora sotto processo, i successivi tre attacchi, durante la notte, per fortuna senza vittime, sono stati rivendicati dalle «cellule rivoluzionarie». Si sarebbe ridestato dunque con slancio anche un movimento che pareva aver lasciato da tempo la scena. La bomba a Dortmund, nella Ruhr. èra stata piazzata In uno degli empori della grande catena Hertie. E' scoppiata nel pomeriggio di giovedì, in una delle ore di punta, e soltanto per miracolo non ha ucciso nessuno. Ha però ferito otto persone. Una commessa ha perso una gamba, un cliente un piede. I tre attentati notturni, fra giovedì e venerdì, sono avvenuti a Essen, a Bochum (due altre città della Ruhr) e ad Amburgo, tutti contro uffici vuoti. A Essen. le .cellule rivoluzionarle- hanno colpito la sede degli Imprenditori delle miniere di carbone della Ruhr; a Bochum, la sede del sindacato minatori; ad Amburgo, un'agenzia di trasporti marittimi, la Peter Bohle. Con queste tre operazioni, le «cellule rivoluzionarle, hanno voluto manifestare la loro solidarietà con i minatori inglesi. Una loro lettera spiega:" ' nostri bersagli hanno contribuito tutti ad affossare il grande sciopero in Gran Bretagna-. I padroni delle miniere, Inviando carbone oltre Manica; Peter B0hle. trasportandolo; 11 sindacato, non assistendo I compagni. Le .cellule-, che si sono autodescritte. In più di un'occasione, come -la nouvelle vague del terrorismo', consistono di tanti piccoli gruppi, caratterizzati da notevole individualismo. Secondo la polizia, 1 commando non sono formati da -professionisti-, ma da persone -con un'occupazione legale e stabile', le quali abbracciano queste violente contestazioni -a tempo perso-. Sono un pericolo, ma non certo drammatico come quel-, lo che sembra costituire adesso la Raf. Tutti gli attacci compiuti in passato dalla Rote Armee Fraktion erano stati 'contro installazioni 6 Individui, usualmente perso¬ naggi di rilievo. L'ultimo, il primo febbraio, l'industriale Zlmmermann. A Dortmund. Invece, si è impugnata l'arma del terrore e dell'orrore. Le autorità avvertono: .Per la prima l'olla, questi oltranzisti di sinistra hanno agito contro una folla. Se questa é la nuova strategia, scompare ogni loro giustificazione ideologica-. L'escalation crea problemi vertiginosi di sicurezza. Come proteggere tutti gli empori, tutti i luoghi pubblici in una nazione iperdecentralizzata come la Germania? C'è una sola speranza. Clic il .gruppo d'azione Christian Klar» non sia tutta la Raf. che raggruppi soltanto un piccolo manipolo di disperati. E c'è infine la speranza che i colpevoli siano rintracciati. SI cercano due giovani, si è trovata la sacca di plastica per il trasporto dell'esplosivo. Mario Ciriello

Persone citate: Christian Klar, Peter B0hle, Raf