Pensioni, arrivano gli aumenti ma a frenarli c'è il buco Inps

Pensioni, arrivano gli aumenti ma a frenarli c'è il buco Inps C'è l'accordo tra i partiti, i benefici già entro la metà di aprile Pensioni, arrivano gli aumenti ma a frenarli c'è il buco Inps ROMA — Arrivano gli aumenti alle pensioni. I partiti della maggioranza hanno raggiunto ieri un accordo perché i benefici per 1 dipendenti pubblici e privati maturino entro marzo. Male che vada ci sarà uno slittamento di una o due settimana per l'approvazione definitiva, ma c'è chi giura che i tempi non si allungheranno. L'odore di elezioni ha rinserrato le file del pentapartito anche se fino a ieri mancava l'intesa sull'entità degli aumenti e sulle categorie cui toccheranno. C'è poi l'incognita Goria che potrebbe riaccendere gli animi dentro e fuori la maggioranza, tanto più che Ieri Spadolini ha già denunciato le pesanti ripercussioni che il deficit dell'Inps avrà sul sistema pensionistico. Il ministro del Tesoro, come abbiamo anticipato nei giorni scorsi, ha inviato una lettera al presidente della commissione Pensioni, Cristofori, e al ministro del Lavoro De Michelis con la quale mette in guardia da facili ottimismi. Ieri Goria ha rivisto i conti dell'azienda Italia con il Ragioniere generale dello stato, Ruggcrl, e c'è una lunga lista di richieste di nuove spese che aggravano ulteriormente le condizioni di bilancio: il «buco» dell'Inps (già definito in almeno 6000 miliardi), 11 costo reale della riforma delle pensioni nel triennio, gli eventuali sgravi fiscali che dovranno essere concessi per evitare 11 referendum, gli stanziamenti per commercianti e artigiani. Tutto questo fa si che gli aumenti al pensionati dovranno restare tassativamente nell'ordine di grandezza fissato dalla legge finanziaria. E quindi non ci sarà da distribuire gran che nonostante si parli di migliaia di miliardi In tre anni. La riforma del sistema pensionistico, sulla quale 1 partiti si sono accapigliati fino alla scorsa settimana, sarà votata in sede legislativa ovvero dovrebbero accorciarsi di molto 1 tempi di approvazione. Ma probabilmente si andrà lo stesso per le lunghe e forse, come accaduto In passato, non si approderà a nulla: non a caso gli aumenti marceranno per proprio conto attraverso uno stralcio al disegno di legge. Anche per 1 dipendenti pubblici non si dovrebbero avere ritardi, il disegno di legge del ministro .Oaspari che riguarda 900 (mila pensionati prima del lu- gito 1980 verrà avocato dalla commissione Pensioni o dalla commissióne Affari costituzionali. In entrambi 1 casi con lo stesso obiettivo: scongiurare lungaggini attraverso un'approvazione stralcio. Oli aumenti per i pubblici variano in relazione alla data di pensionamento E della qualifica rivestita: dovrebbero andare dalle 70.000 lire al milione e 200.000 l'anno con una spesa per lo Stato di 900 miliardi. Tanto per i privati che per 1 pubblici la maggioranza ha escluso 11 ricorso al decreto legge poiché questo meccanismo, a conti fatti, non abbreverebbe il tragitto del provvedimento. Oli esperti dei partiti sono rimasti chiusi al gruppo democristiano per l'intera giornata nel tentativo di superare 1 numerosi punti di contrasto, di canalizzare senza traumi le pressioni che in questi giorni si sono fatte via via più pesanti dalle varie segreterie politiche. Democristiani e liberali Insistono perché gli Interventi assistenziali elaborati dal ministro De Michelis vengano modificati: meno elargizioni ma al più poveri e in misura più consistente, Attualmente è previsto che al 400.000 pensionati sociali e al 2 milioni di pensionati al minimo al di sopra dei 65 anni venga concesso a partire da gennaio un assegno di 75.000 e di 10.000 lire mensili purché non vengano superati determinati limiti di reddito. Sempre per 11 settore privato ci sono 1 pensionati liquidati nel periodo 71-77 e che sono ricaduti nel minimo per gli effetti distarsi vi della scala mobile: si parla di 100.000 lire mensili distribuite su un triennio. La commissione per le Pensioni si riunirà oggi, domani e venerdì per terminare l'esame dei vari articoli della riforma. Dalla prossima settimana si passera alla sede legislativa già concordata con 11 presidente della Camera Nilde Jotti. e- P»- • COOPERATIVE — Nel 1984 le cooperative edilizie dei tre consorzi cooperativi emiliani hanno effettuato lavori per circa 2500 miliardi, pari al 4-4,5% dell'Intero fatturato nazionale. L'Inps ai raggi X (gestione di cassa dell'Inps negli ultimi anni In migliala di miliardi) ' 1 I I Riscossioni BHB Pagamenti

Persone citate: Cristofori, De Michelis, Goria, Nilde Jotti, Spadolini

Luoghi citati: Italia, Roma