Paperone guida i colossi Usa nella corsa alla Borsa di Tokyo di Renata Pisu

Paperone guida i colossi Usa nella corsa alla Borsa di Tokyo Paperone guida i colossi Usa nella corsa alla Borsa di Tokyo La Walt Disney, la Me Donald**, l'American Express e altri importanti gruppi hanno già chiesto di essere quotati da aprile DAL NOSTRO CORRISPONOCNTE TOKYO — La McDonald's Corp., la Walt Disney Produetions. l'American Express Comparii/ e altre importanti società avtericane hanno chiesto di essere registrate alla Borsa di Tokyo a partire da aprile. Ancora non è ufficiale ma sembra infatti che anche la Merck, la Procter &■ Gamble, la Ai-on, la Heim abbiano espresso la stessa intenzione. In questo modo terrebbe quasi raddoppiato il numero delle società per azioni straniere quotate alla Borsa di Tokyo (attualmente sono soltanto 11), fino a poco tempo fa un mercato preso in scarsa considerazione dagli operatori stranieri date le rigide regole necessarie per la registrazione e le forti spese che comportava la doppia verifica contabile, in patria e in Giappone, richiesta per legge. Nel dicembre del 1983 il ministero delle Finanze ha abolito la disposizione della doppia verifica e nel giugno dell'anno scorso due società straniere, la Sears e la Roebuck, si sono registrate per prime alla Borsa di Tokyo dando il via a un nuovo trend che è stato favorito dalle misure prese dal Giappone per la liberalizzazione e la internazionalizzazione dello yen. A Tokyo, negli ambienti finanziari, corre voce che nel prossimo futuro saranno sempre di più le società straniere che chiederanno di essere quotate sul mercato giapponese ■■ datoche si va affermando la concezione di un sistema sdi scambi e trattative •around-the-clock', cioè operante ventiquattro ore su ventiquattro, nel senso che almeno uno dei maggiori mercati stranieri del mondo è attivo in un qualsiasi momento dell'arco dell'intera giornata. Per questo è indispensabile che le maggiori società siano presenti in più mercati azionari, a Est e a Ovest. Ma l'aumento della presenza di società straniere'alla Borsa di Tokyo si spiega anche con la particolare vivacità delle transazioni che si è registrata nelle ultime settimane su questo mercato azionario che è in rapida espansione. Per quanto riguarda invece il mercato estero degli scambi di azioni di società giapponesi, il ministero delle Finanze e la Borsa di Tokyo hanno espresso una certa preoccupazione, anche se ti sono dichiarati soddisfatti per la sempre crescente richiesta di: azioni di ditte giapponesi Si teme infatti che il volume delle transazioni dirette fra stranieri raggiunga un livello talmente alto che potrebbe comportare la richiesta al governo giapponese, da parte di governi stranieri, di eliminare totalmente le barriere che ancora proteggono il mercato finanziario nipponico. Le transazioni diret¬ te fra stranieri e agenti di Bórsa non sono tnfatti sottoposte alle commissioni dovute normalmente e sono esenti dal rischi del mercato del cambi valutari. A Londra pare che si stia sviluppando un •mercato libero* che opera esclusivamente su azioni giapponesi, soprattutto della Hitachi, della Honda e della Canon. Secondo fonti giapponesi il volume delle transazioni su questo mercato Ubero avrebbe già raggiunto un volume pari a circa 12 mi-' 'Watm' di àòftW&oé' circa °tiH rjiiriftó M volume'totale delle transazioni estere controllate dalla Borsa di Tokyo nello scorso anno. L'assoluta mancanza di controllo su queste operazioni suscita ovviamente preoccupazione alla Borsa di Tokyo e al ministero delle Finanze per ì problemi dalle totalmente imprevedibili conseguenze che può creare. Renata Pisu

Persone citate: Heim, Sears, Walt Disney