All'Onu Beirut accusa Israele per il massacro dei capi sciiti di Robert Fisk

All'Onu Beirut accusa Israèle per il massacro dei capi sciiti Dal villaggio della strage nuove minacce: colpiremo nello Stato ebraico All'Onu Beirut accusa Israèle per il massacro dei capi sciiti BEIRUT — Sciopero generale di protesta Ieri nel Sud Libano dopo l'attentato di lunedi a Maarakch che ha provocato 15 morti e 34 feriti, e che gli sciiti attribuiscono agli israeliani. Nel settore Ovest della capitale, a Sidone e a Baalbek si sono svolte grandi manifestazioni. A New York, il rappresentante di Beirut alle Nazioni Unite ha consegnato al Segretario generale De Cuéllar una lettera nella quale sostiene che un ordigno di simile potenza non sarebbe potuto sfuggire alle forze dello Stato ebraico durante il grande rastrellamento del villaggio. Gerusalemme ha attribuito lo scoppio a rivalità tra gli sciiti di Amai. L'esercito occupante ha Ieri rastrellato altri due centri, Binas e Sllas, arrestando alcuni abitanti, NOSTRO SERVIZIO , MAARAKEH — Il movimento della guerriglia contro .Israele nel Libano Sud ha ieri designato nuovi leader nei villaggi a Est di Tiro al posto del capi uccisi nell'attentato di lunedi, e ha subito annunciato che la guerra contro lo Stato ebraico continuerà. «Non c'è più "linea rossa " ora — ha detto un portavoce — questa volta colpiremo davvero in Israele. Ci sarà una linea di sangue.. Il significato di queste parole non lascia molti dubbi. Centinaia di abitanti di Maarakeh si sono riuniti ieri attorno alla moschea ridotta In macerie dalla bomba, per ascoltare 1 discorsi di giovani in tuta mimetica che accusavano Israele per l'esplosione e minacciavano rappresaglie. Fuori, altri gruppi di giovani con ivalkie-talkie controllavano la folla, incanalandola poi verso 11 cimitero sulla collina, dove i capi guerriglieri uccisi erano stati sepolti lunedi stesso, al tramonto. Una scena grandiosa. Dopo le grida rituali di .Allahu akbar-, Dio è grande, a migliaia gli abitanti di Maarakeh sono scesi, in assoluto si¬ lenzio, verso la tomba dove 1 corpi di Khalil Jeradi, Mohammed Saad, Mohammed Hussein Khalil, Ahmcd Roumlyeh e Ali Ghandour riposavano sotto grandi pietre sbozzate. La folla è rimasta 11, sempre in silenzio. In piedi o seduta, per oltre un'ora. Pochissimi parlavano a bassa voce a gruppetti; quasi tutti se ne stavano immobili, con le mani giunte e la testa china. Tutti a Maarakch sono convinti che sia stato l'esercito israeliano a mettere la bomba, e aspettano la vendetta promessa ieri dalla nuova leadership della guerriglia. Daoud Daoud, uno dei portavoce della resistenza, ha definito l'attentato .vergognoso- — una parola strana in bocca a un uomo che approva questi metodi quando vengono usati contro gli israeliani — e ha denunciato l'esplosione del - terrorismo di Israele-. Ma è suonato come un discorso puramente accademico. A Maarakeh, ieri, nel lutto della folla mancava la rabbia, c'era quasi una sicurezza; era un'atmostera stranamente simile a quella che si vedeva nelle vie di Teheran subito dopo la rivoluzione Iraniana. La gente, qui, è seguace della milizia di Hezbollah. 11 .partito di Dio» di cui si dice sia capo lo sheikh Fadlallah di Beirut; ma ieri una delegazione di alti esponenti della guerriglia è andata nella capitale, oltre le linee israeliane, per incontrare Nabih Berrl, capo della milizia sciita Amai e ministro per 11 Libano Sud nel governo Gemayel. La politica israeliana del «pugno di ferro» nel Libano Sud sembra ormai un fallimento. L'esercito dello Stato ebraico è vittima In media di 12 attentati al giorno. E i guerriglieri di Maarakeh Ieri predicevano che il numero degli attacchi crescerà nell'immediato futuro. Robert Fisk ■ Copyright * Times Ne* spaperv* e per l'Italia < l-a Stunip;.»

Persone citate: Ahmcd Roumlyeh, Ali Ghandour, Daoud, De Cuéllar, Fadlallah, Gemayel, Khalil Jeradi, Mohammed Hussein Khalil, Mohammed Saad