In California la fucina delle «armi stellari» di Giancarlo Masini

In California la fucinadelle «armi stellari » Già stanziati per le ricerche decine di miliardi di dollari In California la fucinadelle «armi stellari » Sono laser <E enorme potenza, radar di rivoluzionaria concezione, proiettili «intelligenti» - E super-computer capaci di dieci milioni di istruzioni al secondo Ì4OSTR0 SERVIZIO SAN FRANCISCO — Mentre proseguono le discussioni sulle reali possibili uà etile cosiddette .guerre stellari», in molli centri di ricerca che dipendono dail'Axnrnintetr&zione federale o che appartengono ad aziende private (e sono gran numero) gì studi e gli esperimenti procedono speditamente. In alcuni casi ci sono ancora da risolvere problemi di base, in altri si comincia ad essere ■vicini ai prototipi che potrebbero essere operativi in meno di un decennio. Nonostante la ovvia copertura del segreto raiiitare. la stampa americana ha comincialo a pubblicare informazioni abbastanza dettagliate: si tratta di laser di grandissima potenza, di laser a raggi .X.. di radar spedali, di cannoni elettromagnetici di proiettili «intelligenti», di super computer, ecc. Impossibile elencare le apparecchiature intomo alle quali grappi di scienziati lavorano. In questa sfida tecnologica sono praticamene impegnate tutte le maggiori industrie del settore aerospaziale ed elettronico che lavorano da sempre per la difesa e per le attinta spaziali In buona parte quindi è di scena la California. Nelle inaccessibili vallate rocciose tre le montagne di Santa Susanna, non lontano da Los Angeles, si sta preparando il .Sigma Tati», un laser la cui potenza non era pensabile appena alcuni anni fa. E" un arnese che pesa 150 mila chili emette un raggio di un megatratt di potenza e agisce in maniera assai simile al fantomatico .raggio della morte, dei fumetti di Flash Gordon. I tecnici ora debbono ridurre II tutto a non più di 17 mila chili di peso e a dimensioni accettabili per 1 veicoli spaziali Lio stesso si tenta di fare con un altro laser chiamato .Miraci» al quale un'altra azienda californiana sta lavorando alacremente. Si dice che questo emettitore dovrebbe avere la tremenda potenza di 25 megawatt. Più complesso per quanto più efficiente sarebbe il laser a raggi «X. che e stato sviluppato al National Lawrence Laboratory di Livermore, sempre in California Ma il ! problema con questo mar: chingegno è che llnnesco è di ; origine nucleare, e siccome si ; vuole evitare l'impiego atomico il progetto ha perso ora | la preminenza che aveva fino a qualche mese fa } Un apparecchio praiica; mente operativo e lo «Spac* Fed Radar.. Lo ha creato j un'altra azienda aerospazia| le. Si tratta di un radar particolarmente versatile e potente Haiin foggia eccezionale, i Mentre 1 radar convenzionali j&ono basati essenzialmente su un'antenna a disco che ricette i segnali elettronici : l'antenna di questo radar è 1 piana ed è fatta di materiale I plastico ne! quale sono intesjsute tante piccole antenne. ! Si può ripiegare come la ten| da di una finestra e si può poi I dispiegare nello spazio nelle i posizioni volute in modo da ! mantenere sotto sorveglian| za tutto quanto avviene sotto ; e sopra. Trae l'energia da speciali pannelli solari An' che in questo caso pero il di! scorso si complica quando si pensa all'intero sistema di satelliti che dovrebbe renderlo operativo e affidabile. I tecnici sostengono che ocoor\ reranno almeno una decina : d'anni. E fatto p:u atteso e indispensabile 6 il perfeaona> mento dei svper computer. La vasta e complicata elabo! razione necessaria in caso di ; Star Wars — le correzioni sei condo per secondo, i comandi da dare ai van sistemi di difesa il tracciamento e l'inseguimento dei missili nemid — richiede un software capace di almeno 10 milioni d'istruzioni al secondo (cui ovviamente corrispondono miliardi di singole operazioni) per poter operare in tutta tranquillità Per comprendere che cosa do significhi basta pensare che negli ultimi nove minuti prima de! landò di uno Shuttle, quando tutte le operazioni — conto alla rovescia controllo deli? apparecchiature di bordo — sono sotto il comando automatico del com¬ puter, li software passa appena 88 mila istruzioni al secondo Qui si tratta di 10 milioni Una cifra impensabile I alcuni anni fa: ritenuta im| praticabile oggi; possibilissiI ma domani Questo dicono i I tecnici del settore. Un gruppo di sette industrie intanto ha I cominciato a studiare l'archij lettura di quello che dovrebbe essere tutto l'intero sistema di difesa spaziale antimissili con i relativi costi di I fattibilità Soltanto per le ri; cerche nell'ambito dello Straj tegic Defence Initiative si pensa ad una cifra di 30 miliardi d: dollari Giancarlo Masini

Persone citate: Lawrence Laboratory, Livermore, Tati

Luoghi citati: California, Los Angeles, San Francisco