Rivoli, castello d'arte

Rivoli, castello d'arte CORSO PER CAPIRE IL RESTAURO Rivoli, castello d'arte Può un edificio storico ospitare l'arte contemporanea? A questa domanda-sfida il critico olandese Rudi Fuchs presentando l'.Ouverture-, una riapertura dopo due secoli di abbandono, del Castello di Rivoli, dava una risposta ottimistica. L'edificio, spiegava, è valido dal punto di vista architettonico, l'arte moderna che vi viene esposta è di buona qualità: il connubio non potrebbe essere migliore per la sopravvivenza e la proiezione nel futuro di un edificio dello Juvarra. A due mesi dall'apertura, il giudizio del visitatori sul -primo museo internazionale dagli Anni Sessanta in poi- è controverso. C'è anche chi grida allo scandalo per le -sale storiche violentemente riaperte a mostrare le ferite delle loro mutile decorazioni e del riscaldamento radiante che, cambiando bruscamente temperature, potrebbe gravemente danneggiare gli affreschi già screpolati e guastati dal salnitro-. E c'è chi esprime perplessità per la singolare •sperimentazione, che ha portato nell'antica reggia opere talvolta difficili da interpretare. Di questo «disagio» si è fatta interprete l'Anisa, l'Associazione degli storici dell'arte, promuovendo a Rivoli un corso di un mese (ogni mercoledì dalle 15,30 alle 17,30) aperto al pubblico per sviluppare un dialogo chiarificatore sul restauri e sulle scelte artistiche nel quadro delle esigenze di una moderna museologia. D'altra parte non si deve dimenticare che ospitare 11 collezionismo raffinato e «modernissimo» del Savola fu sin dagli Inizi la vocazione di quella residenza dinastica. La manica ad Ovest, la cosiddetta .galera» dove forse saranno un giorno sistemate le nuove raccolte di arte africana, agli Inizi del XVII secolo era stata destinata da Carlo Emanuele I (nato proprio in quel castello prima che 1 Savola rientrassero a Torino) ad accogliere le collezioni che il padre Emanuele Filiberto, amante dell'antichità classica non meno che dell'arte «moderna-, aveva voluto «attualissime.. Cosi assieme al pezzi di antiquariato dell'epoca, come risulta dall'inventario compilato dal canonico Muti, c'erano madonne del Correggio, di Raffaello, del Pannlglanino. v. sin. Particolare della Sala dei Putti nel Castello di Rivoli

Persone citate: Carlo Emanuele I, Emanuele Filiberto, Juvarra, Rudi Fuchs

Luoghi citati: Correggio, Rivoli, Torino