Il dollaro riprende la corsa

Il dollaro riprende la corsa La moneta torna a sfiorare «quota 2100», la lira cede sul marco Il dollaro riprende la corsa ROMA — Il dollaro ha ripreso la marcia al rialzo. In Italia ha chiuso a 2099.15 riportandosi cosi a ridosso di quota 2100, guadagnando quattordici punti rispetto a venerdì. A Francoforte, dopo aver aperto In tono dimesso (3,3190 marchi) e salito In pochi minuti a ridosso del 3,36 e poi ha continuato ad avanzare con passo più moderato fino a 3,3730 al fixing, quasi un pfennig In più del 3,3635 di fine settimana. Come la scorsa settimana, la Bundesbank non è Intervenuta alla fissazione. Nel pomeriggio, sul mercato di New York, Il biglietto verde si è mantenuto sui livelli europei, dando prova, almeno per ora, che la cautela Indotta dall'azione delle banche centrali ha ridotto la volubilità delle quotazioni. La lira, oltre che sul dollaro, ha ripreso ad arretrare anche sul marco, salito a 632,3 contro le 621,85 di venerdì. Sempre forte, il superdollaro continua a tenere sotto pressione i mercati e i governi. Domani o giovedì torneranno a riunirsi a Parigi i sostituti del .Gruppo dei Dieci, per proseguire, sotto la presidenza del direttore generale della Banca d'Italia. Lamberto Dinl. lo studio degli aspetti tecnici da includere nel rapporto su un nuovo sistema monetario internazionale: 11 rapporto, commissionato dal mùilstri dei principali Paesi membri del Fini, dovrebbe essere presentato a fine giugno o addirittura, come vorrebbero alcuni, al prossimo vertice di Bonn. Sul vertice si è soffermato Ieri anche il ministro dell'Economia tedesco Martin Bangemann, il quale ritiene possibile un nuovo round di negoziati Gatt sulla liberalizzazione degli scambi internazionali agli inizi del 1986. Parlando a una conferenza stampa, dopo una riunione informale svoltasi nel fine settimana fra esponenti commerciali di Usa. Cee e Paesi in sviluppo, Bangemann ha parlato di «ammorbidimento, delle posizioni dei singoli Paesi In vista di un'eventuale trattativa. Gli Stati Uniti, in particolare, si sono impegnati a non adottare nuove misure protezionistiche durante i preparativi del negoziato, mentre la Francia ha accettato di sganciare la sua posizione sui problemi commerciali da quella in tema di politica monetarla. Osservando che nella situazione attuale, .esiste un periodo reale di divisione del mondo, che è possibile scongiurare solo attraverso un incontro fra 1 Paesi industriali dell'Occidente. Bangemann ha annunciato che in occa- sione del prossimo summit mondiale di Bonn, a maggio, solleciterà i Paesi in questione a trovare un'intesa di fondo per un nuovo round di negoziati Gatt. Per arginare l'avanzata del dollaro, soprattutto nella ricerca di monete alternative, si stanno muovendo un po' tutti i Paesi europei. D'ora in poi gli importatori francesi potranno usare contratti a termine in Unità di conto europee (Ecu) fino a sei mesi. Il provvedimento, che segna un modesto allentamento del ri¬ gidi controlli In vigore in Francia sui movimenti di valuta e di capitali, si applica esclusivamente alle esposizioni In Ecu mentre i contratti a termine in altre valute rimarranno proibiti a tutti, eccezion fatta per un gruppo ristretto di grossi importatori già titolari di agevolazioni in questo campo. La decisione, si fa notare in ambienti bancari, è un altro passo nel quadro delle iniziative di Parigi miranti a incrementare e incentivare l'uso dell'Ecu in Europa. Il superdollaro continua la sua corsa. Nella folo. il volo della moneta Usa nelle copertine di alcuni settimanali europei

Persone citate: Bangemann, Gatt, Lamberto Dinl, Martin Bangemann