Udine, 11 delitti, un mistero di Giuliano Marchesini

Udine, 11 delitti, un austero Cresce la paura, dal 71 si dà la caccia al killer delle prostitute Udine, 11 delitti, un austero Tutte donne, quasi tutte «lucciole» - Domenica l'ultima vittima, una polacca di 42 anni, trovata in un viottolo di periferìa, colpita alla gola con un coltello - Pochi gli elementi d'indagine: anche questo caso, come i precedenti, rimarrà insoluto? - Si fa strada l'ipotesi della presenza in città di un maniaco DAL NOSTRO INVIATO UDINE — Undici donne assassinate, dal 21 settembre del '71 ad oggi. Quasi tutte erano prostitute. Cresce la paura nel cerchio delle «lucciole» di Udine. L'ultima vittima è Aurelia Januschewltz, 42 anni, nata in Francia da padre polacco e madre friulana. La gola squarciata da tre coltellate, l'addome segnato, le mani legate dietro la schiena: cosi l'ha trovata domenica un uomo nel fango di un viottolo nel quartiere fieristico di Torreano di Martlgnacco. 1 Una catena di delitti, un mistero che resiste da 14 anni. Polizia, e carabinieri non hanno elementi in base ai quali Indirizzare le indagini, cercare di stabilire da dove provenga questa furia che si abbatte sii donne relegate ai margini della vita della città, in zone di periferia o lungo le strade che lambiscono la campagna. Si parla di incursioni di un maniaco, perché finora trovare un movente è stato difficile. L'ipotesi che si tratti di feroci «spedizioni punitive» decise negli ambienti dello sfruttamento pare tenuta in secondo plano dagli stessi Inquirenti. Perché, ci si chiede tra l'altro, proprio a Udine, città al di fuori del grandi girl della criminalità, si sa¬ rebbe scatenata una violenza come questa? La storia di Aurelia Januschewltz somiglia a quella di tante altre, nel mondo dell'emarginazione. Questa donna che aveva superato la quarantina risiedeva in una casa popolare di via Somalia, nel villaggio San Domenico. Ma non era. quella, la sua dimora fissa. Nell'alloggio Aurelia ci andava qualche volta, il resto delle giornate lo passava qui e là, dove la portava una sorta di disperato pellegrinaggio. Pochi giorni fa era capitata in questura, aveva chiesto di parlare con qualcuno. Un agente era rimasto ad ascoltarla. Lei non aveva nessuna denuncia da fare. Voleva soltanto dire: .Sono tanto stanca, non ne posso più». Verso le 19 di sabato scorso, Aurelia era in un bar poco lontano dalla sua abitazione. L'acquisto di un pacchetto di sigarette, poi via di fretta, forse verso una strada della periferia, dove mettersi ad aspettare. C'è un vuoto, tra quell'ora e la tragedia, che nessuno finora è riuscito a colmare. Domenica, la scoperta del cadavere: accanto al corpo, uno stivale, una borsetta e una parrucca. Può darsi che Aurelia Januschewltz sia stata uccisa altrove, portata in quel luogo Immerso nella foschia a bordo di un'auto. E' tutto quello che si può presumere, di questo delitto. In questura e al comando del carabinieri c'è un lungo, raggelante elenco di storie simili. Il 21 settembre del '71 Irene, 35 anni, fu assassinata con sette coltellate. Nel dicembre del '75 l'uccisione di Jenny, 48 anni, colpita sette volte con un coltello: per quel crimine, però, si trovò un indiziato, un commesso. Nel settembre del '76, la tragedia di Maria Luisa, 26 anni, riversa In un campo nella zona di Moruzzo, ammazzata con diciassette coltellate. Poi, nell'ottobre del '79, toccò a Jacquellne cadere sotto la furia dell'assassino, che la colpi dieci volte con il coltello. E quattro mesi dopo, alla periferia di Pradamano, si trovò il cadavere di Maria Carla, diciannovenne, la gola squarciata. Cinque anni fa Wilma, che aveva 18 anni, fu uccisa e gettata in un rogo. Ci sono le altre storie orrende: quelle di Luana e Maria, l'una accoltellata e l'altra strangolata con una calza di nailon, di Matilde, strozzata, e Stojanka, rinvenuta con il collant stretto attorno al collo. Per l'assassinio di Matilde, giunse una rivendicazione che recava la sigla di «Ludwig», la micidiale organizza¬ zione neonazista che colpisce anche nel mondo della prostituzione. Ma gli inquirenti non ritennero attendibile quel messaggio. Ora, con la tragedia di Aurelia, che sembra ripetere un «rituale», si va ancora tentoni alla ricerca dell'angolo dal quale sbuca la furia. In questura ripetono che dovrebbe prendere più consistenza l'ipotesi delle «spedizioni» di un maniaco. Forse, come è accaduto ad altre, ad Aurelia è capitato di trovarsi accanto un uomo In cerca di «compagnia». Il suo ultimo incontro, lungo una delle strade periferiche di Udine. Giuliano Marchesini

Persone citate: Aurelia, Aurelia Januschewltz, Maria Carla

Luoghi citati: Francia, Moruzzo, Pradamano, Udine