Per l'esordiente Oddi un Torino influenzato

Per l'esordiente Oddi un ferine influenzato I granata contro la Lazio privi di cinque titolari Per l'esordiente Oddi un ferine influenzato DAL NOSTRO INVIATO ROMA — Giancarlo Oddi, ieri attorno a mezzogiorno, Ita parlato ai cronisti con aria molto distesa, quasi fosse un vecchio lupo di panchina alla vigilia di una partita da niente. In campo i giocatori della Lazio correvano in allegria, segnavano pure tanti gol, ridevano, e il pubblico mormorava di piacere e applaudiva. Giordano pareva il capo di una ciurma di corsari all'assalto, lui che ha ormai chiuso con la Lazio. Un osservatore ignaro di cose di calcio, davanti alla bella rappresentazione, avrebbe pensato che la Lazio è salva e Oddi in pace col mondo. Eppure c'è stata bufera, questa settimana come sempre, e il vento della polemica ha soffiato impetuoso strappando la panchina sotto il sedere di Lorenzo. Sulla panchina che scotta oggi (con deroga) prende posto Giancarlo Oddi, giovane e amico degli amici, condizione indispensabile, pare, per trattare le faccende della Lazio. Walter Schachner, che accanto a lui ha giocato ai tempi del Cesena, ha dettache Oddi è un buon allenatore in seconda. Difficile capire a cosa l'austriaco alludesse. Forse alla simpatia dell'uomo (è vero), e a quel rapporto poco formale die solo un tecnico di seconda linea, e per di più compagnone, può permettersi coi giocatori senza alterare le scale di potere. • Emozionato? No, almeno per ora. Al ragazzi non chiedo di essere amici nella vita, è quasi Impossibile, chiedo soltanto di essere amici in campo: in fondo, cosa hanno da perdere?». Nulla, si capisce, neppure l'onore già macchiato da un campionato disastroso. 10 punti in 20 partite. 2 sole vittorie, 10 gol segnati, una miseria, e 31 subiti, una frana E per queste cifre sono già cadute due teste, Carosi prima e Lorenzo poi: ma che ci sarà mai da ridere, alla Lazio? • Un pari mi andrebbe bene, purché la squadra giochi un calcio ordinato e tranquillo: a volte si ottiene di colpo quel che si è Inseguito Inutilmente per mesi., lia detto Oddi con gli occhi puntati al futuro. Occhi vuoti di angoscia, però: a ben vedere l'allenatore non rischia nulla, può solo far meglio, non si gioca la carriera e l'occasione è paradossalmente irripetibile perché nessuno, neppure il più accanito dei tifosi, gli chiede il miracolo. In compenso tutti sanno che Oddi, nella triste vicenda della Lazio, si è comportato bene. Non ha spinto alle spalle Lorenzo e nel contempo ha conquistato la simpatia di alcuni giocatori che non gradivano le tecniche del vecchio allenatore argentino. Resta il problema di chi in realtà decida la squadra: Chinaglia oppure il duo Oddi-Lovati? Ieri mattina, al momento delle formazioM, Oddi Ita eluso il discorso come il più esperto degli allenatori. «Ho un paio di dubbi, fate voi», ha preso tempo ignorando gli inviti. Qualcuno, ironicamente, ha fatto notare che mancava Chinaglia anche se qualcun altro ha espresso l'opinione che il presidente non si cura di queste cose, autonomia al tecnico e via dicendo. Di certo si sa che Manfredonia farà il libero, con Storgato stopper, e che Garlini gtoclierà all'ala. E il Torino? Ha lottato tutta la settimana contro l'influenza, limitando i danni ma uscendone comunque con le ossa rotte. Poteva anche andare peggio, visto come si erano messe le cose in quel di Cagliari, eppure l'elenco del caduti è lungo e tale da non predisporre gli animi granata alla tranquilliti del più forte. Mancheranno in cinque domani all'Olimpico, mettendo nel conto anche Schachner, guarito ma non del tutto recuperato: Junior, Danova, Galbiati, Ferri e Schachner, quasi mezza squadra, Torino per la prima volta senza stranieri e sempre in emergenza, come suole dire ma non gradire Radice. Sgradita sorpresa all'aeroporto di Fiumicino, dove è sbarcato il Torino proveniente da Cagliari. I due grossi bauli contenenti gli indumenti di gioco erano gravemente danneggiati: inconvenienti del volo oppure vendetta preventiva dei tifosi laziali? Carlo Coscia