Gaumont decapitata

Gaumont decapitata In Francia, se ne vanno Toscan e Fechner Gaumont decapitata Alla guida della casa cinematografica è rimasto soltanto Seydoux PARIOI — Alla Gaumont il matrimonio impossibile tra il teorico del prodotto di cassetta e quello del film di prestigio, di grande impegno culturale, è durato soltanto due mesi. A poche ore uno dall'altro Christian Fechner e Daniel Toscan du Plantier hanno annunciato il loro ritiro e la più grande compagnia cinematografica di Francia, già in crisi, rischia di trovarsi sema un indirizzo politico. Christian Fechner (l'uomo del •commerciale.) era stato chiamato, a dicembre, dal presidente della società, Nicolas Seydoux, a dirigere la • Gaumont Studio» che avrebbe dovuto prendere il controllo di tutto il settore produzione. Daniel Toscan du Plantier, che dal 75 aveva dato la sua impronta alle scelte della Casa con film di Fellini, Losey, Bergman, Bresson era stato praticamente messo da parte ma aveva conservato la carica di direttore delegato. Adesso se ne sono andati tutti e due lasciando da solo al timone Seydoux che sarebbe già alla ricerca di un nuovo braccio destro. Ma, sui possibili nomi, il segreto è totale. L'ingresso di Fechner (anche lui produttore) alla Gaumont era stato presentato come la formula-miracolo, la ricetta per guarire il colosso malato. In realtà ha avuto soltanto il tempo di acquistare i diritti di quattro film (Le mariagc du siede di Philippe Gallatici. Les longs manteaux di Gilles Behat, Bras de fer di Gerard Verges, e Water di Daniel Clementi senza impostare alcuna produzione. Certo, lutti i ponti tra Gaumont e Fechner non sono tagliati: la Gaumont mantiene la sua partecipazione (il 34 per cento) acquisita già tre anni fa nella casa di produzione di Fechner ed anche la distribuzione dei suoi film: il prossimo, Les speclallstes di Patrice Leconte, uscirà in Frància il 13 marzo. Ma Christian Fechner non dirigerà .Gaumont Studio», anzi, Seydoux ha annunciato che la società gemella non nascerà affatto: un compromesso per accogliere l'uomo del salvataggio e non perdere Toscan du Plantier non serve più. Se Fechner torna atla sua casa di produzione, Daniel Toscan du Plantier ripiega sulla .Erato,, la casa discografica che era della Gaumont e che Seydoux, ora, gli ha ceduto. Anche in questo caso è un divorzio ma con molto stile. Toscan du Plantier era stato l'artefice della diversificazione degli interessi dei campi d'azione della Gaumont. Una delle sue mosse era stata proprio l'acquisto della .Erato., Ma la sua azione era stata più vasta e complessa: acquisto di case editrici, creazione della .Edivisuel. (in compartecipazione con la Rea e la Columbia) per programmi tv, l'apertura di filiali all'estero (compresa l'italiana poi abbandonata), l'acquisto di nuove sale (oggi in Francia ne conta 200). Il giro d'affari della Gaumont è passato dai 128 milioni di franchi del 74 al miliardo e 300 milioni di oggi, ma sono aumentate anche le perdite, fino alla cifra record dell'84:245 milioni di franchi, 49 miliardi di lire. e. s.

Luoghi citati: Columbia, Francia