La Grecia fra dubbi e critiche pronta a rivotare Caramanlis di Marc Marceau

La Grotta fra dubbio crìiigho pronta a rìvotare Caramanlis Sulle presidenziali (15 marzo) pesano terrorismo, criminalità, caso Cipro La Grotta fra dubbio crìiigho pronta a rìvotare Caramanlis NOSTRO SERVIZIO ATENE — Con l'accordo dei tre partiti rappresentati in Parlamento, il Pasok (socialista), Nuova Democrazia (destra), partito comunista filosovietico, il presidente Caramanlis e 11 primo ministro Papandreu hanno fissato per 11 15 marzo l'elezione del presidente della Repubblica. Il motivo di questo anticipo è •tecnico». Il mandato di Caramanlis scade 11 15 maggio prossimo, la.CostltuzIone stabilisce che l'elezione presidenziale si svolga un mese prima. Poiché quest'anno la Pasqua ortodossa cade 11 14 aprile, il Parlamento deve pronunciarsi prima di andare in vacanza per dieci settimane. A meno di un colpo di scena, la rielezione di Caramanlis dovrebbe avvenire al primo scrutinio, ' con circa 280 voti su 300 parlamentari. Il presidente uscente avrà soltanto un avversario, presentato dal comunisti. Ma se Papandreu e Mitsotakls (leader rispettivamente del Pasok e della destra) sono d'accordo per rinnovare 11 mandato di 5 anni a Caramanlis, alcuni deputati del Pasok e di Nuova Democrazia potrebbero manifestare il loro malcontento votando scheda bianca.Da alcuni mesi 11 capo dello Stato è bersaglio di aspre cri- tiche. L'estrema destra gli rimprovera di non aver concesso l'amnistia all'ex capo della Giunta militare detenuto a Karydalou. Lo attaccano anche, in seno a Nuova Democrazia, gli esponenti della destra tradizionale. I liberali di centro rimproverano al presidente, preoccupato soltanto di tenere In vita due partiti politici che garantiscano l'alternanza, di aver di fatto spaccato 11 suo partito. In seno al Pasok, sono numerosi coloro che considerano 11 capo dello Stato un serio ostacolo al «cambiamento». Infine, 11 10 febbraio scorso, in un'intervista a un giornale di Atene, 11 compositore e deputato comunista Mikls Theodorakls, sconfessando quanto diceva nel '74 (.Caramanlis o i carri armati.), si è nettamente pronunciato contro là rielezione del presidente uscente. Dopo l'elezione presidenziale, Papandreu dovrà decidere se anticipare le elezioni politiche, In programma per 11 prosso autunno. Nel Pasok le opinioni sono discordi: c'è chi vorrebbe che la legislatura facesse tutto 11 suo corso, ritenendo che da oggi a ottobre 11 governo potrebbe prendere misure tali da rafforzare la sua popolarità; altri ritengono che si debba andare alle urne a fine maggio o ai primi di giugno, battendo sul tempo Nuova Democrazia che sta riprendendo quota. L'emozione provocata dall'assassinio, 11 21 febbraio, di Nicolaos Momferatos, editore del giornale Apoyematlni e intimo amico di Caramanlis, dimostra come 1 greci avvertano vivamente questo clima di insicurezza. Il Paese sta in effetti conoscendo un'ondata di criminalità, comune e politica, senza precedenti. La situazione generale si sta deteriorando. Pesanti scioperi investono numerosi settori e turbano la vita quotidiana. Il 19 febbraio li ministro del Lavoro. Yannopoulos, ha accusato 11 pc, che controlla molti sindacati, di incoraggiare scioperi che potrebbero al fine fare 11 gioco della destra. Preoccupa anche l'economia: per l'entità del deficit statale, per il debito estero, per i disoccupati (350 mila). Anche In politica estera 11 governo ha registrato più di uno scacco: qui ad Atene la visita di Papandreu a Mosca è stata giudicata un «successo a metà», mentre è stata aggiornata la visita in Cina. I rapporti tra la Orecla, gli Usa, la Nato e la Turchia rimangono cattivi; e c'è chi ritiene che Papandreu potrebbe riequilibrare la sua politica estera recandosi a Washington prima piuttosto che dopo le elezioni politiche. L'imbroglio cipriota, peraltro, preoccupa sempre più 1 greci, 1 quali vorrebbero che 11 presidente Kyprlanou e Denktash, leader della comunità turca dell'isola, accettassero una soluzione realistica. Preoccupazioni infine per le relazioni con la Cee e la situazione generale nei Balcani. Il problema delle minoranze etniche sta riesplodendo, turbando 11 clima tranquillo che regnava In questa regione e rende sempre più ipotetica l'idea di una «zona balcanica denuclearizzata», tanto cara a Atene. Marc Marceau Copyrighl «U Monde» rw-r l'IlnHa «In Sfammi»

Persone citate: Denktash, Papandreu, Yannopoulos