Nuovi scioperi nei quotidiani

Nuovi scioperi nei quotidiani Decisi da giornalisti e poligrafici Nuovi scioperi nei quotidiani ROMA — Nei giornali è cominciata ieri la seconda serie di scioperi articolati decisa dalla segreteria del lavoratori poligrafici per sollecitare la ripresa delle trattative sul rinnovo del contratto di lavoro. Anche la Federazione nazionale della stampa italiana, U sindacato dei giornalisti, ha deciso di Intensificare le iniziative di lotta attraverso una nuova articolazione ed In collegamento con gli scioperi del poligrafici: i giornalisti chiedono di poter aprire la trattativa con gU editori sul contratto, scaduto da due mesi. I poligrafici hanno proclamato 18 ore di sciopero articolato e una giornata nazionale che Impedirà l'uscita deUe testate del mattino e del pomeriggio del 14 marzo. Il primo ciclo degli scioperi articolati per singole testate comporterà l'assenza dalle edicole di alcuni quotidiani già domani, 3 marzo. .Questo ulteriore programma di lotte, assieme alla manifestazione che si è svolta giovedì a Roma afferma un comunicato della Fisi — è la ferma risposta alla posizione improvvida e arrogante assunta dalla Federazione degli editori la quale rimette apertamente in discussione il valore stesso della contrattazione, definendo come un "intralcio" le normative contrattuali*. La giunta esecutiva della Federazione della stampa e della commissione per il contratto hanno deciso per i prossimi giorni assemblee Informative nelle redazioni durante l'orario di lavoro e confermato lo stato di agitazione. In un comunicato, U sindacato del giornalisti afferma che 'gli editori hanno opposto un ulteriore rifiuto ad iniziare la trattativa e continuano a fare i conti* sui costi del nuovo contratto. •E allora — afferma la Fnsl — i giornalisti aggiungono altri costi: la difesa dell'autonomia del settore da manovre e condizionamenti del potere politico ed economico; la riaffermazione della questione morale per la trasparenza dei giornali contro le nuove infiltrazioni piduiste; le denunce a raffica ad opera di magistrati, axompagnate da sospensioni dall'attività professionale e perfino dalla galera: tutto questo per affermare il diritto all'informazione, contro i segreti, le trame, le omertà*. •Le aziende editoriali — prosegue il comunicato — sono oggi in grado di chiudere i bilanci in largo attivo, predisporre piani di investimento, sviluppare nuove iniziative: è il frutto di un lavoro non unilaterale, ma il risultato di un lavoro comune del quale tutti i protagonisti devono poter godere i benefici*.

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