Il governo vuole bloccare in Senato gli aumenti ai docenti universitari

Il governo vuole bloccare in Senato gli aumenti ai docenti universitari Un emendamento alla Camera aveva concesso 15 milioni all'anno Il governo vuole bloccare in Senato gli aumenti ai docenti universitari Il ministro Gasparì: «Possiamo riconoscere qualcosa in più del tetto programmato di inflazione» ROMA — Il deficit pubblico viaggia ormai oltre i 100 mila miliardi. Altri 16 mila miliardi di entrate sono in pericolo per provvedimenti non ancora completamente détìtiltl''Eppure.'di fronte ad una situazione finanziarla dello Stato cosi drammatica, governo e maggioranza non trovano la forza di opporsi a leggine di varia natura che passano in Parlamento, provocando aumenti di spesa «sipnt/icafftrf e inquietanti*, come ha denunciato ieri 11 segretario repubblicano Giovanni Spadolini. E' 11 caso del decreto sulla benzina, impallinato per ben due volte nel giro di una settimana con il rischio di un nuovo «buco» di 500 miliardi. E' 11 caso, ultimo colpo di mano in ordine di tempo, del decreto sugli aumenti degli stipendi del docenti universitari che, grazie ad un emendamento passato a Montecitorio contro 11 parere del governo, sfondano- il «tetto» previsto del 7 per cento, con un costo aggiuntivo di 55-60 miliardi di lire. Invece gli alti dirigenti dello Stato — direttori generali dei ministeri, ambasciatori, prefetti — hanno avuto dal governo un aumento contenuto al di sotto del «tetto» (4,50 per cento più un 2,50 per gli, automatismi). , II' decreto sul professori deve ancora passare al Sena- to e quindi c'è modo di riparare, o con un emendamento o lasciando decadere U provvedimento per presentare un secondo decreto con le originarle proposte sugli adeguamenti retributivi. Ma le ma-' nòvre preelettòrali potrebbero anche lasciar le cose come stanno e in questo caso al professori universitari, ordinari ed associati, che hanno scelto di lavorare a tempo pieno, verrebbero concessi aumenti di circa 15 milioni lordi annui I repubblicani tuonano: il governo dovrà riproporre al Senato 11 testo originarlo che prevede aumenti entro U tasso programmato, senza indennità aggiuntiva per il tempo pieno. Più cauto è il ministro per la Funzione Pubblica, Remo Gasparì: 'Il governo non è contrario che si consideri con una certa benevolenza un problema reale che esiste e die è quello dei professori a tempo pieno, che, allo stato attuale delle retribuzioni, non sono adeguatamente considerati,,. II governo, quindi, mostra una certa disponibilità in questo senso. Qualcosa più del tetto si può dare, osserva Gasparì, ma non nelle proporzioni uscite dalla votazione aUa Camera. Si fa strada l'Ipotesi di un compromesso che conceda qualcosa più del previsto al professori universttari a tempo pieno. Ma accanto alle prese di posizione contrarie agli aumenti al docenti universitari c'è chi, come il responsabile del dipartimento scuola della de, on. Giancarlo Testili, ritiene che sia stato una. modifica positiva. «7 notevoli aumenti retributivi votati alla Camera in favore dei professori universitari di ruolo che hanno optato per il tempo pieno rappresentano una risposta politicamente significativa alle attese di questo personale*. Il decreto sui docenti universitari decadrà la settimana entrante. Il margine di tempo per eventuali modifiche è ristrettissimo e perciò, ; quasi sicuramente, si andrà ad un provvedimento-bis. e. p.

Persone citate: Giancarlo Testili, Giovanni Spadolini

Luoghi citati: Roma