Un Paradiso perduto dove Satana incontra Galileo

Un Paradiso perduto dove Satana incontra Galileo Un Paradiso perduto dove Satana incontra Galileo QUANDO dettò alle sue fighe Paradiso perduta il più grande poema in lingua inglese. Milton era cieco da quasi dieci anni, e non componeva poesia di ampio respiro da venti, quanti ne era durati il regime repubblicano, al quale aveva subito aderito e del quale era stato uno dei più prestigiosi ed eloquenti difensori. Nel gaio clima della Restaurazione di Carlo II l'austero vate puritano rimase isolato e quasi dimendicato; quando il suo capolavoro fu compiuto, l'editore che glielo acquistò lo pagò soltanto cinque sterline. Milton non aveva comunque cambiato le sue convinzioni, e senza dubbio il ritratto di Satana, l'eroe negativo del poema, con il suo orgoglio sterminato, la sua forza, la sua energia intellettuale, contiene non poco dell'autore. Non c'è bisogno per questo di prendere alla lettera il famoso giudizio di William Blake, «Milton era del partito del diavolo senza saperlo». Ma proprio alle contraddizioni si affida gran parte, forse la maggior parte della suggestione tuttora esercitata su di noi dal meno inglese dei sommi poeti in quella lingua. Uomo del Rinascimento, poliglotta dalla cultura sterminata, membro di una ideale Accademia europea, Milton abbracciò una fede religiosa e politica risolutamente insulare, restandole fedele fino alla morte. Amante del bello, seducente anche di persona — la sua fluente chioma di capelli corvini gli era valsa, a Oxford, il nomignolo di 'la dama del Chrisfs College' —, dotato di un supremo orecchio per assaporare i suoni e i ritmi delle parole, si impose una severità di argomenti rigida fino al dogmatismo. E forse assurdamente, conciliò con le sue esigenze religiose il sogno rinascimentale di dare all'Inghilterra un poema epico modellato su quelli greci, latini e italia¬ ni, scegliendo come argomento da trattare in modi classici nientemeno che la caduta del primo uomo, come narrata dalla Bibbia. Ciò avviene con un'audace e imprevedibilmente affascinante giustapposizione di culture, talvolta affidata a semplici ma magnetici elenchi di esotici nomi: .n suo nome era Dagon, un mostro marino / per metà uomo e Inferiormente pesce; e tuttavia gli avevano / eretto un tempio ad Aiotus, e tutti lo temevano / lungo la costa dalla Palestina, a Acqua Oath come ad Ascalon, / ad Accaron e a Oaza fino alla frontiera.. Oppure: .o di tutti / quelli che battezzati o infedeli in seguito giostrarono / in Aspromonte o a Damasco, Marocco, Montalban o Trebisonda / o che Biserta inviò dalla riva africana / allorché Carlomagno e tutti 1 suol paladini / caddero a Fontarabbla». Il portato più evidente dell''europeismo^ di Milton e comunque il tentativo, di dantesca autorevolezza, di forgiarsi nei suoi decasillabi sciolti una lingua latineggiante per la sintassi e anche per il vocabolario. In pochi versi — prendiamo la descrizione dell'Eden quale appare a Satana — possono ricorrere parole come 'VerdurouS', 'Vernai', 'OdoriferouS', •enamored', certo poco familiari al lettore inglese comune, che ricorre¬ rebbe piuttosto ai derivati dai vocaboli anglosassoni 'green', 'Spring', 'Smeli', 'love: Donde la fama un po' di oggetto estraneo, ostico, che ha sempre avvolto il poema nellr patria, dove non è mancato neppure chi ha auspicato l'awentr "I un traduttore capace di tradurlo in inglese. Ma enormemente inglese il Paradiso perduto é, inpece, proprio per la sua musica inimitabile, ricavata da tali singolari unioni Mi culture: i risultati sono non di rado geniali, e non soltanto per quanto riguarda l'aspetto sonoro. Prendiamo la descrizione dello scudo di Satana, con cui Milton coglie l'occasione per rivolgere un omaggio a Galileo, ossia al massimo esponente della nuova scienza rinascimentale (unico personaggio moderno citato nel poema): •l'ampia circonferenza gli pendeva / slmile a luna dalle spalle, luna la cui orbita attraverso / Il vetro ottico osserva l'artista toscano la sera / della vetta di Fiesole o In Valdamo, a distinguere / nel globo maculato nuove terre, nuove montagne o fiumi». Se come dice una tradizione il giovane Milton aveva visitato Galileo a Arcetri, e aveva applicato l'occhio al telescopio, vedendo la luna come oggi la vediamo noi, lo scudo del Maligno diventa un oggetto inquietante, insieme scintillante e bacato come una scultura di Arnaldo Pomodoro. Dai pochi esempi citati sarà anche emerso, almeno me lo auguro, che l'appassionata nuova versione di Roberto Sanesi, corredata di note e del testo a fronte, riesce a rendere egregiamente un'idea della solenne ricchezza di un testo l'ignoranza del quale sarà d'ora in avanti imperdonabile. Masolino d'Amico John Milton, Paradiso perduto, libri I-Vl, a cura di Roberto Sanesi, Mondadori. 339 pagine, 14-000 lire. forte di Blake (pari.) Lo Zimbabwe è uno stato dell'Africa meridionale, fiero della sua recente indipendenza ma al centro di Intrighi internazionali per la sua vicinanza alla Repubblica Sudafricana. Il fatto di confinare con un Paese controllato da un governo bianco razzista e ricchissimo di diamanti e di minerali fa di questo territorio un punto strategico caldo, dove si scontrano gli interessi economici, politici e militari di cinesi, russi e americani. La struttura ancora tribale della giovane repubblica, al cui interno le popolazioni matabele e mashona'sl combattono da tempo immemorabile come 1 Capuletl e 1 Montecchl, rende ancora più esplosiva la situazione. Due ministri delle due opposte tribù, Tungata Zeblwe e Peter Fungabera, lottano senza quartiere per prendere il sopravvento; difficile dire se per interessi personali o per nobili ideali. I servizi segreti delle due superpotenze cercano, senza troppi scrupoli, di sfruttare una situazione che rischia di degenerare da un momento all'altro. In questo groviglio di interessi, di rivalità e di conflitti, Oralg Mellow 11 protagonista del nuovo romanzo di Wllbur Smith, «La notte del leopardo», si trova immerso all'improvviso senza conoscerne 1 retroscena strategici. Mel- Romanzo: «La notte del leopar

Luoghi citati: Accaron, Aiotus, Ascalon, Damasco, Fiesole, Inghilterra, Marocco, Mel, Oxford, Palestina