Leggera

Leggera Leggera SE ne sono andati tutti. Dopo Parker, Bud Powell, Kenny Dorham, Charlie Mingus, Fats Navarro, Thelonious Monk, anche Kenny Clarke se ne va ed entra nella storia. Della grande generazione del Bop sono rimasti soli Dizzy Olllespie (che commemora se stesso) e il divino Miles Davi*, ormai lanciato nello spazio delle Superstar del pop. Il più Intelligente batterista del jazz è morto, aveva settantuno anni, sette giorni or sono nella sua casa a Parigi, la sua nuova patria dal '56 quando come tanti esuli americani aveva scelto l'Europa. Nell'esodo, (e nella protesta) lo avevano preceduto Sidney Bechet, Dòn Byas, James AfoodV. Bill Coleman, Hazel Scott. Lo stile di Kenny Clarke è .Quanto mai «canto, essenziale e si esprime con mezzi tecnici corretti, saporiti ma non virtuoslstici. Il suo scopo era quello di fare musica e non spettacolo. Se poi riusciva anche a trascinare la folla all'applauso tanto meglio per tutti. Il suo ruolo nel jazz è importante perché fu il primo a trasformare un mezzo prevalentemente ritmico e metronomico in strumento melodico. Melodico nel significato africano: non solamente con le note, ma anche con i timbri è possibile strutturare e fare musica. CHI assoli di Clarke (ampiamente documentati da una ricca discografia) sono caratterizzati da un fra¬ Léonard Cohen; «Various posltions», Cbs. Poeta, romanziere, cantautore dalle grandi qualità, Cohen ritorna al mercato discografico con un album molto intimo, intenso, infervorato. La sua voce profonda affronta, canzone dopo canzone, un monologo melodioso con le difficoltà umane, 1 dubbi, le emozioni che scavano l'esperienza di una vita. La realtà nel mondo musicale di Cohen è cullata con la grazia di un poeta, scavata con la razionalità di un ingegnere Illuminato. John Cafferty & Beaver Brown Band: «Eddle and the Cruiser»», Scotti Bros. Colonna sonora dell'omonimo film, tratto da, una novella del giornalista P.F. Kluge, in cui si racconta di un immaginario rocker Anni 60 destinato a morire in un incidente d'auto dopo aver raggiunto 11 successo. Il modello per la caratterizzazione del protagonista è Brace Springsteen, che e anche l'idolo di John Cafferty e della sua band. B modo di suonare, il taglio dei brani sono sempre una bella copia, delle composizioni del «boss»: questa specializzazione, pur nuocendo alla fama del gruppo, ha comunque regalato questo buon album suonato con impegno e sapienza. 1

Luoghi citati: Europa, Parigi