Arriva una cartolina

Arriva una cartolina Arriva una cartolina alla dinamite: Ambler si mette in caccia gabondt picareschi, Insomma, in un oggi privo di fantasia. Ecco perché restano simpatici. Ecco perché odorano di buono malgrado tutto, e quasi ci ripresentano un piacere del vivere, un gusto vero della trasgressione, Ubera- ' torla e fantasiosa. Il briccone . risvegliato dal letargo stavolta è parente di quel giovane Latlmer che, negli Anni Trenta di Ambler, inseguiva dai tristi Balcani alla torbida Europa il fantasma crudele di un greco chiamato Dimitrios. E' uno scrittore specializzatosi in Vite su commissione: di attori, politici, capitani d'industria. Ha un passato Nella Germania di non molto brillante di giornalista - corrispondente intrigato con spionaggi più o meno patriottici. Sa cioè vivere del riflesso altrui, e sopravvivere alle umiliazioni proprie: come certi opachi ma lndaffaratisslml insetti ha sviluppato un alto grado' di sopravvivenza. E quando la posta gli porta a casa da Miami un pacchetto di dinamite, e una cartolina da Bagdad, sa come muoversi in un labirinto squallido e variopinto di sceicchi e terroristi, di spie della Nato e di vecchi avventurieri internazionali che vorrebbero ritirarsi senza per questo farsi ammazzare. Come certi critici preferiscono occuparsi delle piume più cangianti e delle grida più nevrotiche di artisti «minori», cosi Ambler è a casa propria quando fa entrare in scena staterelll colorati, confini ambigui, verità scivolose, umane derive, sentimenti brumosi. L'altra sua grande specializzazione è 'il viaggio»: mappe ed orari di tutti 1 generi, cambi di valuta, passaporti, alberghi, Heinrich Mann posti di frontiera, telegrafi e poste Ambler li maneggia e aggroviglia con consumata abilità e inesausto piacere, per sdipanarli alla fine con ironica maestria. Vogliamo dire che Ambler scrive come Hltchcock filmava? Diclamo an-che, allora, che al suol grandi tempi non era poi molto lontano da certi romanzi di Graham Greene: una tematica «politica» che nessuno aveva ancora usato, una sofferenza umana vista dal basso e dagli sconfitti per la prima volta, una ironia del vivere e una dignità scomparse con la vecchia Europa. Tutte qualità che Ambler conservò anche in America dove si stabili prestissimo, ad Hollywood. Ogni tanto ne esce, col suoi libri molto inglesi, intelligenti e civili. Ha difatti imparato come i suoi personaggi «a vivere anche nel regno della disperazione»; ma perché è solo ai giovani che Al primo fallimento sembra la morte stessa». Claudio Savonuzzl Eric Ambler: «Mancanza di tempo». Rizzoli, 259 pagine, 16.500 lire. reciterà la vita che non riesce a vivere, i sentimenti che non può e non sa manifestare. Con un Ironia a volte crudele, a volte affettuosa, Mann segue Leonie nel suoi trepidi tentennamenti, nei suoi ridicoli sogni da «ragazzetta di campagna», nella sua commovente mediocrità, dandoci uno dei ritratti più compiuti di un . .personaggio tipico della,let■teyitjira,, tedesca di quegli anni: iì dilettante, colufche, non volendo accettare borgìtesemente la banalità del reale, non ha però la forza di sacrificare la normalità del quotidiano per creare la bellezza, ed è cosi costretto a degradare l'arte a surrogato della vita. Ada Vigliati. Heinrich Mann, «Attrice», Serra e Riva, 119 pagine, 12X100 lire.

Luoghi citati: America, Bagdad, Europa, Germania, Hollywood, Miami