Spadolini: «Il voto palese contro l'agguato nell'urna»

Spadolini: «Il voto palese contro l'agguato nell'urna» Spadolini: «Il voto palese contro l'agguato nell'urna» ROMA — Ottre a essere ministro della Difesa e segretario del pri, il senatore Giovanni Spadolini ha un lungo passato di giornalista, ed è tra i più noti storici delle vicende italiane. Come nasce il fenomeno del franchi tiratori? «Nasce come reazione a un eccesso di disciplina di partito, ma può trasformarsi, e più di una volta si è trasformato, in uno strumento di destabilizzazione politica. Storicamente ha coinciso con la rivolta, In molti casi comprensibile, del singolo parlamentare contro il peso soffocante degli apparati, che Sventa il veicolo per autentici episodi di malcostume-: Sono i guastatori del Parlamento? «Che le Imprese del franchi tiratori gettino discredito sull'istituzione parlamentare, non c'è ombra di dubbio. Le scorribande compiute nel segreto dell'urna, soprattutto sulle leggi di spesa, costituiscono parte integrante di quella corrosione istituzionale che è sotto gli occhi di tutti. E che esige rimedi appropriati». La limitazione del voto segreto? •Quella, ma non solo quella. C'è tutto un assetto di rapporti governo-Parlamento da ridefinire. Non credo che il voto palese potrebbe operare come toccasana, rispetto a un Parlamento che soffre di ben altri mali, Ma è evidente che ci sono situazioni paradossali da correggere: come nel caso delle doppie votazioni richieste dal regolamento della Camera sullo stesso provvedimento, a pochi minuti di distanza l'una dall'altra, la prima a scrutinio palese e la seconda a voto segreto. Si tratta di anomalie che determinano una condizione intollerabile di instabilità permanente per i governi». Questa «anomalia» è costata cara a molli governi, anche al primo da lei presiedili ntoneraoiie ai instabilità permanerne l>er ì overni». Questa •anomalia» è costata cara a molti overni, anche al primo da lei presieduto. ntollerabile di instabilità permanente per i governi». Questa «anomalia» è costata cara a molli governi, anche al primo da lei presiedili mo la verità: non si può imporre, su certe questioni, il vincolo di partito senza violare le leggi del buon senso. O, peggio, del ridicolo Gianni Pennacchi Ma vi sono altri casi In cui II voto segreto va mantenuto, altrimenti ci ridurremmo a un Parlamento di tipo totalitario, ntoneraoiie ai instabilità permanerne l>er ì mo la verna: non si può imporre, su cene imo vi sono ann casi in cui ii overni». questioni, il vincolo di partito senza violare le voto segreto va mantenuto, al- Questa •anomalia» è costata cara a molti leggi del buon senso. O, peggio, del ridicolo», trimentl ci ridurremmo a un overni, anche al primo da lei presieduto. I Gianni Pennacchi Parlamento di tipo totalitario, «Non a caso indicai questo nodo fra le questioni comprese nel decalogo istituzionale dell'agosto '62, nel trapasso fra il primo e il secondo governo da me presieduti, originato anch'esso da un agguato compiuto nel segreto dell'urna, su un decreto petrolifero. Credo sia giunto il momento di porre un freno all'abuso del voto segreto sulle leggi che implicano maggiori spese o minori entrate per lo Stato. In questi casi è giusto che ciascun parlamentare si assuma a viso aperto le proprie responsabilità». Dunque lei è contrario all'abolizione totale del voto segreto? «Sarei molto cauto sull'abolizione touf court del voto segreto in altri campi. Per esempio, allorché si tratti di nomine o di giudizi su persone, In questi casi, non parlerei neppure di franchi tiratori, ma di parlamentari che esprimono 11 proprio libero convincimento rispetto a materie che non possono essere inquadrate entro I confini rigidi della disciplina di partito-. Quali altri rimedi propone? «Occorre un rapporto più stretto fra vertici di partito e deputati e senatori, che non possono sentirsi semplici veicoli di decisioni adottate altrove. I gruppi parlamentari debbono discutere di più e meglio: non per nulla In casa repubblicana, dove questa prassi è adottata da tempo, il fenomeno dei franchi tiratori è assai meno pronunciato che altrove. Perché non adottare anche da noi la distinzione, tipica del sistema anglosassone e di paesi di alta civiltà giuridica, fra le materie in cui vige la disciplina di gruppo e quelle lasciate alla piena libertà del singolo? Diciamo la verità: non si può imporre, su certe questioni, il vincolo di partito senza violare le leggi del buon senso. O, peggio, del ridicolo Gianni Pennacchi mo la verna: non si può imporre, su cene questioni, il vincolo di partito senza violare le leggi del buon senso. O, peggio, del ridicolo», Gianni Pennacchi

Persone citate: Gianni Pennacchi, Giovanni Spadolini, Spadolini

Luoghi citati: Roma