Balli nelle strade, cortei di automobili, riaperti i bar

Balli nelle strade, cortei di automobili, riaperti i bar Balli nelle strade, cortei di automobili, riaperti i bar Entusiasmo a Sidone evacuata da Israele Il ritiro dei soldati di Tel Aviv si è svolto senza incidenti - Per ora gli abitanti sembrano impazziti di gioia e le fazioni hanno attenuato i loro contrasti - Soddisfazione anche sui giornali israeliani: «Grazie a Dio, ce ne siamo sbarazzati» Sidone. Il soldato israelian o parte con il suo cagnolino BEIRUT — Il presidente libanese Amin Oemayel e il primo ministro Rashid Karame sono arrivati a Sidone, il capoluogo del Sud del Libano dal quale le truppe israeliane si erano ritirate sabato, per festeggiare la «liberazione» e passare In rassegna le postazioni dell'esercito nazionale. E' la prima volta che un capo di Stato affronta il viaggio dopo l'inizio della guerra civile nel 1975. L'antica citta del Sud veniva considerata poco sicura dal cristiano Oemayel e dai suoi predecessori. Oemayel è arrivato in elicottero e ha presieduto una riunione in municipio dei notabili locali. «Questo è un giorno di gloria — ha dichiarato — perché abbiamo fatto un passo verso la liberazione del Sud. Speriamo che lo spirito di unità nazionale manifestato dagli abitanti di Sidone sia di esemplo per tutti». La strada costiera fra Beirut e Sidone rimarrà chiusa alle auto private fino a oggi per agevolare i movimenti dell'esercito, che continua il suo lavoro senza incidenti. Invece dell'esplosione di violenza che molti temevano avrebbe accompagnato il ritiro degli Israeliani vi è stata a Sidone una grande festa popolare per segnare la fine di 32 mesi di occupazione. Migliaia di persone hanno ballato In piazza fino all'alba mentre cortei di auto percorrevano il centro suonando i clacson a distesa. Fino a venerdì, dopo il tramonto i 250 mila abitanti di Sidone osservavano una sorta di coprifuoco non dichiarato: le strade si vuotavano di colpo alle cinque di sera e tutti i negozi erano chiusi. La notte scorsa per la prima volta 1 caffè erano affollati e 1' intera città splendeva di luce. La «resistenza nazionale» libanese ha intanto rivendicato un'operazione nel villag¬ gio di Kfar Hatta, dove nove «collaborazionisti» sono stati arrestati. I guerriglieri continuano ad attaccare gli israeliani sulle loro nuove posizioni. Razzi esplosivi sono stati sparati contro due postazioni a Burj Shemal, presso Tiro, e a Kamel Lawz nella valle della Bekaa. A Gerusalemme, intanto, il ministro della Difesa israeliano Yitzhak Rabln intende proporre al governo già nei prossimi giorni di discutere ed approvare le date della seconda e terza fase del ritiro dal Libano. Un evidente sollievo traspare dai titoli dei quotidiani israeliani. «Dopo Sidone, a casa» è il titolo a grandi caratteri del quotidiano Yedioth Aliarono».. «Orazle a Dio ce ne siamo sbarazzati» è il titolo scelto dal laborista Davar per il servizio dell'inviato in Libano, dove in due anni e mezzo sono morti 615 soldati. La visita di Peres In Italia ROMA — S'ini:iu oggi la vìsita ufficiale in Italia di Peres. Una visita storica, perché è la prima di un capo del Governo israeliano. Il Premier laburista, invitato da Craxi (.suo antico da lunga data), .s'incontrerà anche con l'eriini e Giovanni Paolo lì, nonché con esponenti politici e sindacali. Al centro dei colloqui: la situazione in Medio Oriente, i rapporti bilaterali fra Italia e Israele, e quelli tra Israele e la Cee (la diplomazia italiana si sta prodigando per un'iniziativa di pace della Comunità europea nella regione). • A PAGINA 2

Persone citate: Amin Oemayel, Craxi, Giovanni Paolo, Hatta, Kamel Lawz, Peres, Rashid Karame, Yitzhak Rabln