Parole, canzoni, noie e amori.»

Parole, canzoni, noie e amori.» Parole, canzoni, noie e amori.» Ho sempre pensato che in un Festival di Sanremo, effimera ma ricorrente materializzazione di un sogno di massa, luccicante e frenetico, dozzinale e fascinoso, le canzoni non siano l'ingrediente più importante. E nelle canzoni di Sanremo, ho sempre pensato che il testo, le parole, siano molto spesso superflue, o in ogni caso ininfluenti. Troverei dunque inutile, forse un po' ridicolo, analizzare i testi delle canzoni della trentacinquesimo edizione con criteri severi, cercandovi improbabili valori letterari, o leggendovi i segni di una 'mistificazione' ideologica, come voleva uno sport intellettuale >*»«i..'.M&aHaMhal^i't>?***>*' - diffuso anni fa. Niente di tutto questo. Le parole delle canzoni contano in quanto si sposano alla musica, in quanto si fissano nel giro di una frase e di una serie di note che sorprendono il pubblico, e che nello stesso tempo vengono rapidamente memorizzate dal pubblico stesso, come se le ai>esse ascoltate da sempre. Cosi nascono i successi che fanno epoca, che accompagnano, costeggiano la nostra esistenza, si stabiliscono nel nostro ricordo legati a momenti diversi e inipelibili. Non si può dire che tra le canzoni di Sanremo siano' mancati questi successi: dagli Anni Cinquanta, che si apri¬ rono nel composto, perbenistico segno del fiori e delle colombe di Nllla Pizzi, passati quasi in proverbio, e si chiudono nel contagioso grido solare di Domenico Modugno, sino, con qualche lunga opaca parentesi, ai nostri giorni. Il Festival di Sanremo è stato importante, un vero specchio deformante, in cui il reale piega nell'onirico, del costume di casa, quando dal nulla ha creato quei personaggi (detti «diti»,, ^starsi non a caso) di cui il pubblico aveva bisogno; tappiamo tutti bene chi tono, anche noi che sorridiamo delle intemperanze dei fans e ascoltiamo le canzonette con un piacere un po' distratto. Chissà se ancora oggi potrà adempiere a questo compito, o diverrà sempre più una lucida passerella per la musica anglosassone e l suoi eroi da esportazione. Le canzoni della trentacinquesimo edizione tono sembrate un po' tutte appiattite una sull'altra, senza fisionomia, e così l tetti: ci tono storie d'amore un po'■meno schematiche di quelle del passato, qualche immagine metropolitana, qualche ttacco dove la solita sintassi ti spezza, qualche movimento linguistico Giuseppe Conte (Segue a pag. 2 - 2' col.)

Persone citate: Domenico Modugno, Giuseppe Conte

Luoghi citati: Sanremo