Dietro la drastica riforma, dopo il Concilio

Dietro la drastica riforma, dopo il Concilio Dietro la drastica riforma, dopo il Concilio San Giorgio e San Gennaro così finirono nella polvere La Chiùsa t) pronta a riconoscere errori di prove, di documentazione e di canonizzazione In caso di evidenza Incontrovertibile? Oggi sì. Oggi, anzi, la Chiesa è la prima a esigere una scrupolositi che può sembrare In materia quasi ossessiva. Ma lo ta nel proprio Interesse, e per un motivo molto semplice: perché la dottrina cattolica annette alla canonizzazione uno stretto rapporto con la propria Infallibilità: se la Chiesa Indicasse come esemplo da Imitare un santo che Invece o non esistette o santo proprio non tu. Incrinerebbe la propria Infallibilità. E' su questo principio che II Concilio ha rappresentato un vero terremoto affermando che «le "passioni" (cioè le vito e storie di santi e martiri) siano riportate alla verità storica». Dunque, a rigore, anche Giordano Bruno Guerri, se di prove Incontrovertibili sulla «verità» oggettiva del •martirio' di Maria Goletti, è In linea col Concilio più di tanti collezionisti di aureole all'Ingrosso e a buon mercato che non mancano al nostri giorni né alla base né al vertice. Paolo VI prese sul serio la raccomandazione del Concilio, e molti santi «sanarono», altri furono retrocessi dalla «serto A» alla mterie 6», cioè da santi venerabili nella Chiesa universale a santi venerabili solo nelle Chiese locali, dove vissero e morirono per la Fede. Così, con la riforma — l'unica Invero drastica — del «calendario universale della Chiesa», san Giorgio, patrono del cavalieri e di molte città Italiane, è cancellato, per II semplice motivo che non è mal esistito; come non sono esistite le due sante Felicita e Perpetua, nate agli altari solo per un errore di lettura di una lapide catacombale che augurava «felicità perpetua» a un buon cristiano (magari davvero martire e santo, ma del tutto Inldentlflcato). Non parliamo dello choc del napoletani per la retrocessione di san Gennaro a santo 'locale: E le chiese, altari, devozioni d'un tempo a santa Filomena, chi le conta? Eppure, neanche lei è mal .A esistita. Non è un gran danno; santi per tutte le stagioni della lede e della speranza non ne mancano affatto. Il problema è un altro: tutti I santi canonizzati e veneratlsslml del primi secoli e fino alla Controriforma cattolica e anche dopo, meritano davvero l'aureola? Mesi fa, durante II suo centenario, anche Carlo Borromeo l'aureola se l'è sentita contestare da qualche critico radicale, per I roghi da lui accesi contro le streghe e per altri eccessi. Ma, allora, dicono altri, san Pio V, Inquisitore appassionato, quanti eretici, streghe, maghi, fece bruciare? E san Giovanni da Capestrano, 'cappellano» dell'esercito cristiano nella battaglia che vinse I turchi a Belgrado e spietato sia nell'Insulto che nel rigore del supplizi Inflitti al nemici, non merita che di lui dicesse un papa «se fosse toccato a me sugli altari non ce lo avrei messo»? Persino la Pulzella In cui s'Identificano la fede e la cavalleria della Francia, Giovanna d'Arco, ha finora superato II suo secondo processo, quello In corso da decenni da parte di alcuni storici, se tosse davvero una donna o un uomo. Motti Interrogativi su più d'un santo restano aperti. E la onore alla •Congregazione per le cause oel santi' aver dato, di fronte al libro di Guerri, un segno di reazione straordinariamente serio e positivo: Il riesame critico sìa del processo canonico sulla Goretti che del processo penale contro Serenelli. Se quest'aureola non fosse motivata, la Chiesa non ha difficolti a ricredersi. Batta aver difeso l'Istituzione politica dello Stato pontificio, come santi crociati e guerrieri fecero, per meritare l'aureola? E su molti misfatti vale sempre e comunque II principio della necessiti di 'Storicizzare», dimenticando comunque che santo è chi di II primato, anche a prezzo della viti, all'amore e alla misericordia, più che alla 'ragion di stato» della Chiesa • nemmeno alla verginità tanto rilanciata, con brutale ottusiti apologetica, nel caso della povera bambina Goretti? n. f.

Persone citate: Carlo Borromeo, Giordano Bruno Guerri, Giovanna D'arco, Goretti, Guerri, Maria Goletti, Mesi, Paolo Vi, Serenelli

Luoghi citati: Belgrado, Capestrano, Francia, San Pio