Il consiglio esamina un programma sfida

Il consiglio esamina un programma sfida La discussione fissata per lunedì e martedì Il consiglio esamina un programma sfida Così lo definisce il sindaco tardetti - Sei settimane di lavoro Lavoro, territorio, questione morale, cultura: 11 sindaco Cardetti pone quattro punti fermi nel programma — Intitolato -Iniziative per sei settimane e riflessioni sul futuro di Torino» — che lunedi e martedì sarà discusso dal Consiglio comunale. Il sindaco lo definisce" «una sfidai. Ricorda che la città è a una svolta, in bilico fra arretratezza e modernizzazione, *tra disperazione del declino e velleità di palingenesi tecnologica: Insomma, due Torino. La prima «con fabbriche più produttive di ieri, all'avanguardia in robotica, informatica, ricerca e applicazione di ciò che è nuovo: La seconda, il rovescio della medaglia «con troppi lavoratori espulsi dalle nuove tecnologie, centinaia di piccole e medie aziende che non riescono a decollare, con aree e contenitori già industriali e ora vuoti, con case che crollano mentre migliaia di torinesi non riescono ad avere un'abitazione decente*. La sfida è quella di avvicinare le due citta, evitare *che la prima venga risucchiata dalla seconda, che lo sviluppo sia bloccato e annullato dal declino'. Lavoro — Nell'area torinese cìo\-i. il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 15 per cento della forza-lavoro, occorre verificare «/e possibili vocazioni' e creare le condizioni per^operare al di fuori di rigidi, ciechi ostacoli «di carattere normativo e ideologico'. Prime vocazioni: accanto al terziario, lo sviluppo clic la ricerca scientifica potrà dare all'industria. La li¬ nea è già tracciata. Cardetti ricorda la concentrazione di tecnici e di robot nel triangolo Torlno-Ivrea-Novara, la spesa di ricerca delle imprese (30 per cento del totale nazionale). Un futuro di questo tipo viene già indicato dall'estero: «// progetto indicato da//"Instimi du Fu tur di Parigi che cita la Torino del Duemila come la capitale industriale e tecnologica d'Europa'. Territorio — La «rllettura» della città 'mette oggi in evidenza le sue aree congestionate, il suo degrado, ma anche i suoi enormi vuoti e la diffusa mancanza di immagine architettonica». Il grande problema sono le aree libere o llberablll. 'La vera, grande occasione è la riprogettazione di tutta la città' partendo dal sistema di trasporti e dalla trasformazione di Porta Susa, Porta Palazzo e Lin- gotto, in modo da individuare la 'spina dorsale', alla quale saranno collegati gli altri interventi. Sul «come, intervenire, l'indicazione è precisa: «Non per settori, ma per progetti, con l'apporto professionale del mondo esterno'. Al problema è collegata l'emergenza-casa, che sarà affrontata cercando «aree di compensaztone* per sanare il fabbisogno di abitazioni, ma soprattutto per avviare 11 recupero nel quartieri degradati. Questione morale — Lo scandalo del 2 marzo «e l'avvio di altre indagini, note c meno note» hanno portato a una situazione «di sofferenza' fra amministrazioni e potere economico, «tra forze politiche e imprenditoria privata*. Cardetti annuncia che l'amministrazione si farà carico 'del malessere creatosi per i molti scandali'. Saranno il vlccsindaco e l'assessore anziano, con la collaborazione del segretario generale, a definire meglio le procedure per ogni tipo di gara e di concorso. Cultura — Primo passo per uscire dalla crisi è combinare le risorse intellettuali degli Atenei «con i mezzi e le finalità dell'amministrazione e degli imprenditori privati'. E' quindi opportuno «rivedere il piano di sviluppo edilizio* mettendo Università e Politecnico in grado di svolgere «attività di produzione e di diffusione della cultura'. Di pari passo dovrà procedere una riconversione che sia capaci: di favorire una cultura tecnologica.

Persone citate: Cardetti

Luoghi citati: Novara, Parigi, Torino