Tra Sindona e Banco di Roma aspro scontro con due verità

Tra Sindona e Banco di Roma aspro scontro con due verità Contestate le deposizioni di Ventriglia e Barone sul crack Tra Sindona e Banco di Roma aspro scontro con due verità I due ex amministratori dell'istituto di credito romano sono imputati, in un altro procedimento, di bancarotta preferenziale - Monito del presidente di fronte ai molti «non so» MILANO — Le due verità, quella del Banco di Roma e quella di Michele Sindona, si sono scontrate aspramente nell'udienza di ieri all'8' sezione penale, dedicata alla deposizione degli ex amministratori delegati dell'istituto di credito romano, Ferdinando Ventriglia e Mario Barone. Un'udienza importante, quasi quanto quelle di Ouldo Carli e Oluseppe Petrilli, ma che ancora una volta non ha chiarito quanto accadde effettivamente dieci anni fa. Da una parte si sono uditi Barone e Ventriglia sostenere a spada tratta che, quando concessero 11 finanziamento per salvare le banche di Sindona, lo fecero soltanto perché sollecitati dal governatore della Banca d'Italia e unicamente in un'ottica ban- carla; soldi contro garanzie, in quel caso pacchi di azioni delle due banche e della Immobiliare Roma; nessuna intenzione dunque di subentrare a Sindona per diventare più potenti. Dall'altra Sindona ha affermato ripetutamente il contrarlo, citando fatti, documenti, riferendo circostanze. Alla fine un match nullo, che lascia le cose come prima. Ventriglia, che ha deposto per primo, è apparso calmo, Imperturbabile, ha usato un tono di voce più adatto per leggere la relazione di bilancio in assemblea che per deporre in un'aula di tribunale affollata di gente, tutto sicuro della sua «missione bancaria» che ancor oggi lo vede direttore generale del Banco di Napoli. Mario Barone è stato altrettanto freddo, anche se qualche occhiata lanciata di sbieco a Sindona poteva tradire in qualche modo la sua difficile posizione. Siciliano come Sindona. Barone ha avuto lrequentl contatti con l'avvocato di Patti ancor prima che questi cadesse In disgrazia; anzi, pare che Sindona si sia mosso presso l'allora segretario della de, Amlntore Fanfanl, per farlo nominare amministratore delegato del Banco. Eppure ieri, quando Sindona. visibilmente alterato, dandogli confidenzialmente del tu. gli ha detto: «Ma come, non ti ricordi che VII settembre mi hai telefonato al Gra7id Hotel a Roma per dirmi che il salvataggio della mia banca non si faceva perette a Afilano c'era stata l'opposizione del Credito Italiano?', Barone ha risposto impassibile: 'Signor presidente. Sindona dice il falso, non è vero». Per 11 resto gran parte delle due deposizioni è stata dedicata alla ricostruzione di quanto avvenne nell'estate del ,ljf»4tta Rema, dove si J&v* «Meffljjfc della BancjtJ Privata. Il processo, dunque, ha assunto ormai una connotazione politica: più che ai fatti di bancarotta per 1 quali sembra verosimile tutto e 11 contrarlo di tutto (ad ogni riscontro dell'accusa, Sindona ha pronta una sua plausibile verità), si indaga sulle responsabilità di chi non ha voluto fermare 11 crack. Va detto che Barone, Ventriglia e anche Giovanni Guidi, che verrà ascoltato la settimana prossima, sono accusati in un altro procedimento giudiziario di bancarotta preferenziale proprio per il crack della Privata. Ammettere ieri in udienza le confutazioni di Sindona significava in qualche modo pronunciare una sentenza contro se stessi per 11 secondo procedimento. Di qui la loro posizione: non abbiamo mai pensa¬ to di salvare Sindona subentrandogli nel controllo della banca se non alla fine di agosto: non abbiamo mal dato disposizioni per le operazioni effettuate dalla Privata nel luglio del 1974, non abbiamo violato 11 cordone sanitario voluto dal governatore. Potevamo salvare Sindona se accettava di venderci tutto per una lira. Ma lui non ha voluto. Il presidente del tribunale però non e stato del tutto convinto delle loro argomentazioni, perché ad un certo punto, di fronte ai ripetuti: •Non so, non ricordo, lo chieda ad altri, qui non c'è la mia firma, io non ero il responsabile», ha minacciato di riconvocare ancora 1 due dirigenti bancari per un confronto. La verità è ancora lontana. Gianfranco Modolo

Luoghi citati: Patti, Roma