filli, clie bella trecciata di Giorgio Barberis

filli, clie bella trecciata ATLETICA Si è conclusa ieri sera a Torino la «due giorni» dei campionati italiani indoor filli, clie bella trecciata Con 20"52 il velocista ha migliorato il limite mondiale dei 200 - Bene Mei e Badinelli TORINO — Con una gara pressoché perfetta, Stefano Titti ha riportato in Italia la miglior prestagione mondiale indoor dei 200 metri: 20"S2 il tempo che ha ottenuto nel Palaeeo a Vela torinese, su una pista senz'altro mollo scorrevole, migliorando così di cinque centesimi il limite siglato dal tedesco Luebke lo scorso annoiB' urte doppia rivincita: w $nmwmmw Mennea, al quale i( tedescacclo, anonimo nelle occasioni che contano, aveva portato via il primato, e in secondo luogo una rivincita personale, visto che Tilli, fino all'ultima ora, era stato in dubbio se gareggiare o no a causa di una contrattura al polpaccio sinistro che lo aveva bloccato nei giorni scorsi. «Ho bisogno dei grossi stimoli — ha confessato Tilli su¬ bito dopo il traguardo — e questa volta volevo fare qualcosa di buono. Dopo l'amarezza di Parigi al World Games, dopo là sbandata di ven- ti giorni fa su questa stessa pista, speravo almeno di migliorare il mio limite personale di 20 "81. Ho corso senza pensare a niente e senza guardare nessuno. Questo tempo, ovviamente, mi soddisfa appieno». In effetti, tenendo conto delle difficoltà create dalle piste al coperto il cui sviluppo i'di tèotf'''duecentc) metri e, Ùiffl&ffi àeWiB WrWe due curve, lì 20"S2 di Tilli vale grosso modo tre decimi in meno all'aperto. Una grossissima prestazione, cioè. Nella scia di Tilli, che correva in quinta corsia, Simionato si è ripetuto sui suoi massimi (20"76, ad un centesimo dal suo personale), ma da lui si sperava forse qualcosa di meglio. Tilli è cosi diventato la 'Stella» della seconda giornata dei campionati italiani indoor, soffiando il ruolo ad Andrei che — anche lui vittima di problemi muscolari nei giorni scorsi — non è riuscito ad incrementare il recente 2124 ottenuto a Genova. Senz'altro valida, comunque, la sua misura di 20,81. Altri due primati italiani sono venuti da Stefano Mei e Dario Badinelli. Significatli'o quello di Mei, sui 3000, dove ha siglato la seconda prestazione mondiale dell'anno correndo in 7'48"88 (e nella scia il giovane Merlo 7'50"22) e cancellando il nome Illustre di Venanzio Ortis che, nel 1978, aveva corso In 7'53"1. Badinelli nel triplo ha invece migliorato di S centimetri il limite che già gli apparteneva portandolo a 16,56. Nella prima giornata l'acuto era venuto da Giuliana Salce che, con 21'44"52, aveva ritoccato il limite mondiale dei 5 chilometri di marcia, ottenendo così il quarto primato in un mese. Un altro record, però di categoria, lo aveva siglato la bolzanina Antonella Bcllutti, 17 anni da compiere, fisico più che promettente, seconda sugli ostacoli in 8"51 dietro alla Massarln. Di lei capiterà senz'altro di parlare più diffusamente in futuro, tanto più trattan¬ dosi di una ragazza eclettica, con ottime credenziali per Veptathlon. Per Pavoni, assente Ulto, vittima di una contrattura in allenamento, tutto facile sui 60, nonostante avesse corso in maniera poco inclstm, senza riuscire a fornire quella prova di efficienza che ci si attendeva da lui. A marpfn^dt-^uest^caniT ptonati,^'me^^)^ine~ipffrlare di Patrizia Paulotto, ventiseienne vicentina, un personale di 622 nel lungo. Un anno fa, proprio sulla pedana torinese, si infortunò abbastanza seriamente riportando il distacco dei legamenti collaterali e crociati del ginocchio sinistro. Operata a Pavia dal prof. Boni, purtroppo sopraggiunse una setticemia a complicarne la guarigione. E ancor oggi gira con le stampelle, in attesa che sia possibile un nuovo intervento che le permetta quanto meno di camminare normalmente. Scherza, sorride, mostra insomma una grande forza d'animo e merita senz'altro l'applauso più sincero oltre all'augurio che questo calvario possa presto diventare per lei un ricordo. Giorgio Barberis Torino. Tilli (al suo fianco Simionalo) dopo l'exploit mondiale

Luoghi citati: Genova, Italia, Parigi, Pavia, Torino